Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (84/471)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (84/471)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   84 l'arte Quinta — Italia Insulare
   Fig. 22. — Cagliari : Chiesa ed ex-Collegio gesuitico di San Michele, ora occupato dall'Ospedale Militare (da fotografia di E. Mauri).
   Il Casalis dice che i primi anni di Cagliari di molto precessero i tempi della stona, e prima che dei Fenicii la vuole stazione dei Tirreni, popoli più antichi. Secondo Sallustio fu fondata dal greco Aristeo e, secondo altri, da lolao venutovi con una colonia dalla Grecia; ma certamente il nome di Karalis è più antico e risale al tempo delle prime immigrazioni fenicie. Pausania e Claudiano attribuiscono espressamente la sua fondazione ai Tirii, pei quali intendevano i Cartaginesi.
   Con tutto che in tanta disparità di opinioni sia assai malagevole stabilire la sua vera origine, è però fuor di dubbio che Cagliari non mutò la sua antica situazione. Per le molte vicende a cui soggiacque in ogni tempo come capitale della Sardegna, nessuna notizia o reliquia di essa de' tempi fenicii potè pervenire sino ai nostri attraverso tanti secoli, e neppur dei tempi greci il cui dominio dovette però esser breve.
   Sotto i Cartaginesi che dal quarto secolo innanzi Cristo, tennero per tre secoli la signoria della Sardegna, Cagliari, centro della loro potenza e dei loro commerci, conservò lo stesso perimetro ch'ebbe poi sotto il dominio dei Piomarii, il quale incominciò nel 237 av. Cristo. La necropoli, l'anfiteatro, gli avanzi di tempii, statue, lapidi e gli ampi serbatoi delle acque, incominciati già dai Cartaginesi, son tutte reliquie della Cagliari romana, dalle quali si può arguire la sua antica grandezza ed estensione.