Cagliari
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terrapieno. In questo quartiere esiste i! bel passeggio già descritto del Terrapieno, con viali e sedili; è il più lungo nei dintorni di Cagliari.
Otto chiese conta il quartiere di Villanova e fra esse sono cospicue: la chiesa di San Domenico, di architettura gotica e ad una sola navata, ricca ili dipinti pregevoli e contenente una magnifica cappella detta del Ss. Rosario (fig. 21).
Merita menzione speciale la basilica di San Saturnino, il tempio più storico di Cagliari e della Sardegna. Cre-desi un tempio antico, sacro a
Bacco, convertito in chiesa cri- ,
stiana sotto Costantino. L'in- t tr
terno presenta un quadrato p
sorretto da quattro grandi archi che poggiano sopra i pilastri
si cui adergesi la calotta. Nelle w
catacombe di codesta chiesa —
furono deposte le reliquie di
parecchi martiri cristiani del I
tempo del dominio romano. i I V
Ma non la si finirebbe sì tosto , JB^,
se lutto si togliessero a descri- jf. ^
vere anche di passata le chiese ,
di Cagliari : di Sant'Efisio] protettore della città, ricca di ex- ,ljjÉi:-É voti; di Santa Restittita, con la 1/ camera in cui vuoisi essa sia rf%i,f stata martirizzata; di Santa fa- HPIOF^Je^^ \ ter ina, da cui piglian nome i Clr Ajf*^ bastioni; della Purissima, con —^ fc-^®.'' un'antica tavola dell'Immaco- Épfffv1^^ » lata, del migliore stile giottesco; i,Sf
di San Mauro, di Sant'Antonio, .,^^Ef^fee*.!' , M* ricca di pregevoli dipinti del WKKfa dft** !,,f ,'*jp{
pittore riminese Bilancioni; di
Ben faremo menzione in «fÉ^—llVii11 À^dC^ìi^jiJiJ-jLL^Ji^L^jjj
posanto, seminato di mausolei
artistici, di tombe marmoree FiS- ,(J- — Cagliari: Monumento a Gaetano Cima, nel cor-quali sì veggono nei camposanti ll'e ln'erno dell'Orpellale civile (da fotogr. di E. Macri). delle primarie città continentali.
In questo quartiere è anche il Teatro Cerniti, già Diurno, edificato nel 1859 e contenente 3000 spettatori, con palcoscenico ampissimo, e due gallerie oltre la loggia, tutto in legno, spoglio d'ogni ornamento.
Avvi anche la Darsena, il cui bacino, quantunque non abbia che 225 metri di lunghezza e 120 di larghezza, è però assai sicuro, com'è sicuro il porto e l'intiera rada. L'imboccatura ò discretamente ampia e profonda dopo che vi fu applicato dal 1857 il cava-fango a vapore. Alle due estremità ardono sempre di notte due fanali, la cui luce si scorge 5 chilometri lontano. I fabbricati che vi si trovano, sono la casa del capitario del porto o il gran magazzino del sale costruito nel 1754, oltre ad altri di minor conto.