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l'arie (Juinla — Italia Insubre
Il verde ricrea ora lo sguardo in ogni dove in Cagliari. Olire i passeggi di Bumcmunino e del Terrapieno, ricongiunti dai Giardini pubblici, ombreggiali dai pini e dentro quasi la fìtta, nelle piazze, ove lo sdazio il permetteva, furono costruiti da poco tempo degli tir/u/trài. ornati di inalino, araucarie e altre piante tropicali. Lungo il suddetto passeggio di Buofliantrniiio fu innalzato di corto un nuovo edilizio colossale non ancora terminato, il Penitenziario, secondo le esigenze del nuovo Codice penale, edilizio tecnicamente lodevole ed anco elegante.
11 Corso, nel quartiere di SI a rapace, non ha attrattive e non pertanto in que trecento metri di spazio vi è gran calca la sera e del fior fiore della cittadinanza.
Anche i bastioni, eoi loro alberi di pino niariltiino, sono un ritrovo geniale nelle calde sere estive o nelle limpide giornate invernali.
La via Manno, la via commerciale per eccellenza, tortuosa, ripida, ma cori splendidi negozi e frequentatissima, conduce al quartiere del Castello, come la wt Artjenlurt ora Giuseppe Mazzini.
Stupendi i panorami che svolgonsi innanzi allo sguardo cosi dai bastioni come-dalia passeggiala di Buoncammino. Dai primi il golfo ampio e tranquillo, chiuso a ovest dalle montagne di Pula, di Capolerra e dallo stagno di Santa Gilla, e a est dal capo Sant'Elia; dalla seconda la pianura lievemente ondulata del Campidano, seminato di villaggi biancheggianti di mezzo al verde delle vigne e in fondo la catena delle montagne del ParleoUu e i superbi tramonti, un incanto di tinte magiche e di vivissimi splendori.
Ed ora una rapida scorsa nei quattro quartieri di Cagliari: Castello, Stampace, Marina, Villanova, con le loro chiese e i loro monumenti principali.
L — Qi ahtieke ni Castello.
11 quartiere di Castello (fig. 10), che è la parte più nobile e più antica di Cagliari perchè fu sempre la sede delle primarie autorità e vi si trovano tuttora gli uffizi primari!, ha un perimetro tendente all'ovale, più lungo da sud a nord con piano inclinato verso ovest, e nel punto culminante ergesi a 112 metri sul livello del mare. Ila sei strade principali da sud a nord e parecchie trasversali da est a ovest sopra una superfìcie di 35,0(10 metri, con tre porte denominate di Castello, di San Pancrazio e Cristina (di architettura gotica su disegno di porta Angelica di Roma). Esisteva una quarta porta detta del Cammino nuovo, demolita da oltre 30 anni, presso la Torre dell'Elefante (fig. 11), che ancora s'innalza maestosa sfidando i secoli e che per solidezza e costruzione è l'unica non solo in Italia, ma pure nella Spagna. Carlo V nel visitarla ne rimase entusiasmato. Essa fu costrutta dai Pisani, dietro disegno dell'architetto Giovanni Capula nel 1200. Fu già prigione di Stato, ora è una succursale del carcere giudiziario.
I principali edifizi pubblici e privati del quartiere di Castello sono i seguenti : Teatro Civico, ricostruito e ridotto quale è ora a spese del Comune nel 1836, situato nel punto più centrale rispetto a tutti i quartieri, con quattro ordini di palchetti oltre la loggia, ben decorato e contenente con la platea un migliaio di spettatori ; palazzo Boyl di Putifigari, ornato di statue marmoree delle quattro stagioni e nella cui facciata veggonsi infisse tre palle che rammentano i tre assedii di Cagliari dalle squadre inglese (1708), spagnuola (1717) e francese (1793); il palazzo Municipale, di bella architettura ionica (fig. 13), sopra il cui portone vedesi l'arma della città con un'iscrizione che rammenta la venuta di Carlo V a Cagliari, quando munì di mura il quartiere della Marina; il palazzo Arcivescovile allato alla Cattedrale, antico edifizio del tempo dei Pisani ridotto alla presente sua forma dall'arcivescovo Vico.
Va unito ad esso il palazzo Begio, antica residenza dei viceré della Sardegna, di bell'aspetto con in mezzo un terrazzino e un portone a colonne di pietra d'ordine