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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Circondario di Cagliari
   GÌ
   Distinguonsi codesti vini in tre specie: i semplici che derivano da una stessa qualità di uva; is genius, che provengono da varie uve, e i vini de passadura, o conci, i quali, mentre si spremono da una certa uva, si fanno passare per le vinacce di un'altra diversa,
   I semplici sono: la malvasìa, la vernaccia, il nàscu, la manica, il nuràgus, il cannouào, il moscato, il girò, nomi derivanti dalla denominazione delle uve. La malvasìa è pregiata sopra tutte le altre qualità e quando è invecchiata regge al confronto dei vini più riputati d'Europa.
   Son ricercate fra tutte nel circondario di Cagliari la vernaccia di San Sperate, la malvasìa e il moscato di Samassi e di Uta ; nè 'n minor pregio è il vino di Gapoterra. Sfortunatamente la filossera estese anche là le sue sotterranee devastazioni
   Da qualche tempo coltivasi eziandio, e con huon successo, l'indaco e il cotone.
   Oltre il pollame si alleva nei vasti pascoli un bestiame numeroso e in alcuni luoghi si fa gran caccia di selvaggina e pesca copiosissima nel mare e nelle acque dello stagno presso la così detta Plaia, lunga lingua di terra che lo separa dal mare.
   Questo stagno va rinomato per la sua sparedda, sorta di pesce squisito che vi abbonda nell'ottobre principalmente e vi si veggono le saline fondate sotto il dominio pisano, e forse dei Giudici sardi, e a est le antichissime del tempo dei Romani.
   Ora il sale più puro ed abbondante è quello che si raccoglie nello stagno di Quartu o Mare Stagno (del perimetro di 1G chilometri, come abbiam visto più sopra) ove sin dal 1830 fu costruito il grandioso stabilimento della Palma, quando furonvi stabilite, per conto dello Stato, le saline artificiali che nel 1852 furono assunte da una Società francese e da una diecina d'anni da quella Florio e Rubattino. 11 sale che se ne estrae è molto ricercato per la sua candidezza.
   Non ostante il suddetto e parecchi altri stagni numerali nella provincia, l'aria del circondario è salubre e il termometro sale al massimo a 39 c. e scende al minimo a G sotto 0. Rari i temporali con grandine, sebbene non infrequenti i tuoni al principiar dell'autunno.
   I venti dominanti sono il maestrale e lo scirocco-levante ; nel verno spira a volte il greco-tramontana e alle volte il libeccio ; rara la neve quantunque si vegga spesso in vetta alle vicine montagne di Sinnai e dei Sette Fratelli; poco frequenti le pioggie, le quali incominciano nell'ottobre e durano interrotte sino ai primi giorni di maggio. Nell'estate spira da mane a sera s'imbottii, un vento periodico di mezzodì molto benefico, come quello che tempera il calore e lo rende tollerabile. Cielo sereno nel verno, sì che si può dir, come a Napoli, non esservi giorno in cui non si vegga il sole.