Provincia Ji Cagliari 59
Fra Sant'Antioco e la costa stendesi il golfo di Palmas con molti porti, saline ed una rada vastissima capace delle più grandi armate. Stanno al suo imbocco i due isolotti, il Toro e la Vacca, e il porto grande e sicuro detto Botte è il più ragguardevole.
In fondo alla rada è un canale ingombro di isolette, di cui la maggiore ha nome Palma di Sole, e fra l'isole San Pietro, Sardegna e Sant'Antioco, uno spazio di mare aperto ai tre lati, porge in più luoghi ricovero sicuro al bastimenti. Del rimanerli® i venti di mezzodì inducono un po' di traversia nel golfo di Palmas e nello spazio suddescritto.
Dirimpetto all'isola dì San Pietro sta il capo Aitano, cui tengono dietro il capo Pecora, e il promontorio della Frasca; il qual ultimo, in un coll'altro poco discosto di San Marco, rinserrano il golfo di Oristano, in cui mette foce il Tirso con parecchi torrenti ragguardevoli, sì ch'esso è poco fondo e con ispiaggie palustri ed arenose. I venti d'ovest vi dominano fortemente; ma i bastimenti vi si riparano presso alla foce del fiume predetto.
Proseguendo a nord e lasciando a manca lo scoglio detto Coscia di Donna, o Catalano, e l'isolotto Mal di Ventre, incontrasi in prima il capo Mannu, quindi i capi Nieddu e Marargiu, tinche sì arriva al golfo di Alghero, che ritroveremo nella provincia di Sassari.
I Campidani — Così chiamatisi le regioni piane della Sardegna meridionale di grande estensione e di fertilità maravigliosa, e i due principali, il Cagliaritano e YArborense od Oristanese, trovansi appunto nella provincia di Cagliari. In molte parti di essi l'alberatura vi è rara e trascurata.
Sono i territorii più popolosi della Sardegna e quelli ove incontransi le maggiori possidenze in mano di pochi, mentre il maggior numero vive della mercede del loro lavoro. I coloni sono gente pacifica e lahoriosa.
Nell'interno del Campidano dì Cagliari (che ha un'estensione di 74 chilometri ed una larghezza persino di 37), le messi son così copiose che niun'altra regione dell'isola si può dire più ferace. 1 buoni terreni dànno tal liata da 30 a 40 volte la semente e quelli di prima forza anche più. Nella porzione marittima prospera la vite, che vi produce vini assai generosi e gradevoli. I più rinomati e che si possono scambiare con quelli di Spagna sono il cannonào, la manica, il girò, la malvagia e il moscato. Le malvasìe di Pirri e di Quartu son preferite meritamente; gli altri vini, quando son vecchi, non temono il paragone dei più pregiati in commercio, ma voglio tisi bere con sobrietà.
Intorno al Campidano di Oristano altrettanto si ha a dire in ordine al rigoglio dei cereali e degli alberi fruttiferi. De' vini, il più rinomato è la vernaccia che regge al confronto dei vini del Reno, ed è riconosciuta salutifera nei paesi d'aria crassa e pesante. Sul confine di questo ampio campo (di 9 chilometri di lunghezza per 6 di larghezza) sono i celebri giardini di Milis, forse il primo agrumeto del mondo, che occupano una grande estensione ed annoverano per avventura non men di 500,000 individui nelle varie specie del genere citrus. Credesi generalmente che nei Campidani potrebbe prosperare la canna da zucchero e qualche altra pianta coloniale.
In quelle pianure cocente nell'estate è la sferza del sole, se non è temperata dai venti marini periodici che cliiamansi imbattu. In certe ore del giorno vi si vede quel fenomeno del miraggio, che suolsi anche chiamare Tata Morgana.