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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'urie Quinta Italia Jn-ulaio
   l'isola c ciò in gran parte jier le comunicazioni manchevoli coll'inlcmo e la mancanza d'iniziativa, come suol dirsi, degli abitanti.
   Gli oggetti principali d'esportazione consistono in minerali, granaglie, fatine, olio, vino in botti e bottiglie, bestiame bovino, cavalli, sale, pesce, cacciagione, ecc.; e le importazioni in generi coloniali, di tessuti di lana e di cotone, carbon (ossile, ecc.
   Comunicazioni regolari a vapore da Cagliari con Livorno, Civitavecchia (dirette e lungo la costa orientale per 'l'orioli, Orosei, Siniscolae Terranova), Napoli, Palermo e fruttisi ; e da Porlo Torres con Livorno e (per la Maddalena e Terranova) con Civitavecchia; oltre a ciò un vapore percorre la costa orientale fra Cagliari e Porto Torres.
   Per estendere alla Sardegna ti benefìcio impareggiabile delle strade ferrate una legge del 4 gennaio 1863 concesse ad una Società la costruzione di una rete ferroviaria di circa 400 chilometri, comprendente le linee da Cagliari ad Iglesias e Porto Torres e da Olii li va ni a Terranova.
   11 Governo accordava per questa linea la garanzia di un prodotto netto di-90CCI lire il chilometro e s'impegnava inoltre di cedere alla suddetta Società 200,000 ettari di terreni adempriiili, i quali, dissodali che fossero e inessi a coltura, avrebbero potuto favorir grandemente l'aumento della scarsa popolazione e della ricchezza territoriale dell'isola e nell'istesso tempo compensare largamente la Società pel suo dispendio.
   Si diede mano ai lavori per alcuni tronchi, vale a dire da Cagliari a Oristano, da Sassari a Porlo Torres, e alla diramazione verso Iglesias; ma lin dal 1805 tutto rimase in sospeso e i lavori furono abbandonati per le critiche condizioni in cui versava la Società assunlrice, la quale aveva già speso ben 10 milioni di lire in studii e costruzioni.
   Per rialzar lo sue sorti, il Governo conchiuse, il 23 agosto 1SG8, con essa una nuova convenzione che divideva la rete ferroviaria sarda in due sezioni, una delle quali — comprendente le linee Cagliari-Deciinomannu-Oristano, Deciniomannu-lglesias, Sassari-Porto Torres e da Sassari ad Ozieri — d'immediata costruzione; ma il fatto si è che nel 1870 nessuna locomotiva percorreva ancora la Sardegna.
   Delle ferrovie in esercizio in Sardegna, quelle sotto la direzione della R. Società delle ferrovie sarde, con residenza a Roma, comprendono le tre linee seguenti: Cagliari-Oristano-Golfo degli Aranci (306 chilometri); Decimomannu-Iglesias (37 chilometri); l'orto Torres-Sassari- Chili vani (67 chilometri).
   Nel 1884' s'iniziarono i la\ori delle strade ferrate del secondo periodo o complementari, per cura della Società Italiana appositamente costituitasi con un capitale intieramente versalo di lire 15,000,000.
   Nel perìodo di 10 anni essa costruì ed aprì all'esercizio pubblico i seguenti tronchi, cioè:
   Cagliari-lsili e Monti-Tempio, chilom. 82 il primo e chilom. 40 il secondo, inaugurali entrambi il 15 febbraio 1888; Bosa-Macomer, chilom. 48 e Macomer-Tirso, chilom. 26. inaugurali il 26 dicembre 1888; Tirso-Grotelli, chilom. 15, inaugurato il 25 gennaio 1889; Orotelli-Nuoro, chilom. 11, inaugurato il 6 febbraio 1S89; Sassari-Alghero, chilom. 35, inaugurato il 1° aprile 18S9 ; Meana-Sorgono, chilometri 37, inaugurato il 3 novembre 1889; lsili-Sorgono, chilom. 83, inaugurato il 18 novembre 18110; Chilìvani-Ozieri, chilom. 9, inaugurato il 10 febbraio 1891;