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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   22 l'arte Quinta — Italia Insulare
   Delle miniere di ferro, la sola importante ò quella di San Leone, nelle montagne di Sulcis a ovest del golfo di Cagliari. Negli scisti siluriani paralleli alla stratificazione sono ivi parecchi strali dì buon ferro magnetico (SS per cento di ferro) da cui Una Compagnia francese prima, poi una Società genovese estrassero dal 1SG0 in poi quantità variabili ma mai molto notevoli di minerale.
   Dal 1853 al 1857 furono estralte 500 tonnellate di solfuro di rame nella miniera Talentimi a Terlenia presso la costa est nell'Ogliastra ; ma questa miniera, come alcune altre pure di rame, furono successivamente abbandonale e ripigliate a seconda delle circostanze.
   Somigliantemente le miniere di manganese (pirolusite), che da principio non avevano potuto reggersi e che pertanto dal 1858 in poi erano state inattive, furono riprese con risultati abbastanza buoni nel 1872, e sono tuttora in esercizio.
   La presenza di questo minerale è singolare in Sardegna, vale a dire, esso è sempre accoppiato con le estese correnti di trachite dell'isola occidentale; ora è misto ai tufi e alle ceneri della traclute; ora riempie in forma purissima le fenditure di codesta lava, ed ora s'insinua in strati sottili fra la trachile e i sottostanti calcari terziari].
   Assai maggiore importanza hanno gli strali di lignite di Gonnesa presso Iglesias. Siccome gli strati di carbon fossile nell'interno della Barbargia non francano le spese, le ligniti di Gonnesa sono i soli tesori carboniferi dell'isola. Queste ligniti estraggonsi dal 1854 nel bacino di Gonnesa e si ottengono annualmente da 10 a 15 mila tonnellate che trovano impiego nell'isola stessa.
   Queste, per sommi capi, le notizie che possono ricavarsi dalla relazione di Quintino Sella sull'industria mineraria della Sardegna e dalle relazioni ufficiali annue dell'Ispettorato delle miniere sul servizio minerario. Ricapitoliamo ora classificando i minerali:
   Zinco — Sono ora queste le miniere che rappresentano il prodotto più importante in Sardegna, mentre sino a pochi anni fa il primo posto era tenuto dalle miniere di piombo.
   I minerali di zinco, consistenti specialmente in calamine, si trovano in forma di potente amigdale entro i calcari silurici.
   Piombo. — Le miniere di piombo sono presentemente le più importanti dopo quelle di zinco. 1 giacimenti più ricchi trovansi, come quelli dello zinco, in terreni siluriani a sud-ovest nel circondario d'Iglesias, a est nel centro dell'isola; iri quelli di Nuoro e di Lanusei, a nord del circondario di Sassari e precisamente nelle montagne della Nurra.
   Argento — Dopo il piombo è l'argento che coi suoi minerali rappresenta il maggior prodotto. Questi minerali trovansi sopratutto nel Sarrabus.
   Ferro e Manganese. — Dopo il piombo sono il ferro e il manganese che vengono per l'importanza della produzione. Tutta la parte meridionale, da capo Sparavento alla valle d'Iglesias, è piena di giacimenti ferriferi, dei quali il più importante è quello nelle montagne di Gapoterra. Una ferrovia di 15,400 metri congiunge la miniera alla spiaggia, la quale a sua volta comunica col mare mediante un ponte di 200 metri. Il manganese appartiene, come è stato detto, alle formazioni trogloditi cha