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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Quinta — Italia Insulare
   bella, ma non l'ha fatta ricca del diamante nero. Le poche ligniti terziarie costringono il Regno nostro ad importare carbone estero (la maggior parte inglese e tedesco) per la quantità approssimativa di 4 milioni di tonnellate e pel valore di circa 100 milioni di lire.
   Il Piemonte e la Sardegna sono le sole regioni italiane, in cui rinvengonsi strati di formazione carbonifera, ma di scarsa estensione e non rimunerativi. In Sardegna codesti strati o depositi dell'epoca carbonifera trovansi nell'alta Ogliastra : un maggior complesso, del diametro di alcuni chilometri, presso il villaggio Per dm de Forjn, a 15 chilometri dalla costa, in monti inospiti, a circa 600 metri dal livello del mare. I)i là stendonsi ancora due altri piccoli bacini carboniferi a nord-ovest e più addentro su per la catena di Barbargia, Senio, più sopra il villaggio di Seui.
   [n ogni dove codesti strati incominciano con rozzi conglomerati e breccie, e contengono qua e là banchi di buon carbon fossile (60 % di carbonio). Presso Seui è un banco orizzontale di metri 1.5. In verun luogo però il prodotto coprì le spese d'estrazione e di trasporto.
   L'età carbonifera degli strati fu accertata da residui numerosi di piante raccolte dal La Marmora nel bacino di Seui, descritte e figurate dal Meneghini nell'Atlante del Voijage en Sardaigne.
   7 Trachiti, — La regione alpestre fra Alghero, Rosa e Ittiri consiste intieramente di trachiti e tufo, le quali verso Sassari sono coperte in parte da depositi terziari! più recenti. Oltre Sassari ricompongono un'ampia regione a colline fra Castel Sardo a nord e il bassopiano d'Ozieri.
   Le lave basaltiche di monte Ferru occultano le sottostanti più antiche trachiti, le quali compariscono presso Macomer, Bosa, nella valle del Tirso e in altri luoghi. Per simil guisa i basalti di monte Arci a sud-est di Oristano nascondono il nucleo trachitico del monte. Le stesse trachiti finalmente formano, nel sud-ovest della Sardegna il capo Aitano presso Gonnesa, le due isole Sant'Antioco e San Pietro e il capo di Pula nel golfo di Cagliari
   A far argomento dalla loro età e dal loro aspetto, le trachiti della Sardegna voglionsi equiparare a quelle della Tolfa, dei colli Euganei e dell'Aivernia in Francia.
   8. Lave basaltiche e Vulcani. — Un nuovo sollevamento spinse fuori del mare i neo-strati pliocenici, rimovendoli dalla loro giacitura originariamente orizzontale ed introducendovi, nell'istesso tempo, fessure da cui eruppero nuove lave, le quali accumularonsi intorno ai coni vulcanici; in quell'epoca formaronsi sul continente il Vesuvio, l'Etna in Sicilia, e i numerosi, ora estinti, vulcani della Sardegna, con le loro poderose correnti di lava.
   Mentre le eruzioni del periodo miocenico producevano trachite e fonolite, le lave più recenti dell'isola consistono esclusivamente di basalto e d; basalto-feldspatico in gran parte, 11 gran vulcano dell'isola, il monte Ferru. mandò allora le sue correnti basaltiche in tutte le direzioni e livellò con esse tutte le alture e pianure adiacenti, sicché ora, verso il Tirso, e a nord verso Bonorva, stendonsi le ampie pianure, la cui piatta superficie è formata dal basalto.
   A nord di monte Ferru ergonsi, sulle colline mioceniche di Campo Giavese e più oltre sino a Torralba e Ploaghe, una trentina di vulcani estinti, ma assai bene conservati: l'orlo del cratere di bruni lapilli scioltamente accumulati, con in mezzo,