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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   60//.
   Parte Quinta — Italia Insulare
   Riggio del 1593, che si vede nella cappella omonima. Nella cappella del Sacramento si ammira la stupenda tribuna in marmi bianchi coperti di numerosi bassi-rilievi, fattura di Antonello Gagini e dei suoi scolari nella prima metà del secolo XVI. Nella Cappella di San Mattia vi ha una statua di San Tommaso apostolo, dello stesso Gagini, con alla base bellissimi bassorilievi, del 1513. Una delle pile dell'acqua santa sorretta da un colonnino attorto ed ornato, porta lo stemma del Comune e la data del 1474. Due sarcofagi del secolo XVI con ornati, figure ed iscrizioni, racchiudono le ossa di Liotta e di Lazzaro benefattori della chiesa nel 500; ed un magnifico busto n bronzo dell'arcivescovo suindicato situato sul sepolcro che ne chiude le ossa.
   Nella chiesa di San Domenico una bella statua di San Vincenzo Ferreri, del Gagini Giacomo, del 1553, e un quadro grande sull'altare maggiore rappresentante la Madonna del Rosàrio, di Antonino Sardine.
   Nella chiesa di Maria Annunziata un bellissimo sarcofago di marmo bianco con rdievi d'ornati dì stupenda scultura e con un corpo giacente sul coperchio in cui è sepolto Antonio I de Grigliano, regio cavaliere, morto sullo scorcio del secolo XV; opera attribuita al celebre Domenico Gagini. Altro sarcofago piccolo di marmo bianco a guisa di baule, con delicati lavori d'ornato d'ignoto scalpello del secolo XVI. Una statua di marmo rappresentante una Madonna che s'intitola del I'opolo, opera del principio del secolo XVI.
   Nella chiesa di San Francesco d'Assisi una statua In marmo rappresentante una Madonna che si chiama di Loreto. Un'altra piccola, rappresentante San Vittorio ed un sarcofago di bella scultura del 15G7.
   Nelt'ex-Gollegio Gesuitico, e propriamente nella Biblioteca comunale, un trittico del secolo XV di pittore ignoto, rappresentante al centro la Epifania e ai lati due fatti biblici; un quadro grande in tela della Nascita di S. Giovanni Battista, del Raffaello siciliano, il monrealese Pietro Novelli; e nella chiesa omonima, un quadro grande del Martirio di S. Stefano del secolo XVII, sull'altare maggiore.
   Nella chiesa di San Pietro un trittico del secolo XV rappresentante la Madonna col Bambino, Santa Caterina, San Francesco da Paola e San Giuseppe, infisso in una parete del coretto della chiesa. Due quadri grandi in tela di sconosciuto pennello, rappresentanti uno la Nascita dì San Benedetto e di Santa Scolastica, e l'altro la Morte dello stesso Santo, esistente nel coro del Monastero di San Pietro, credonsi della scuola dei Garacci.
   Nella chiesa del Salvatore un quadro grande sull'altare maggiore rappresentante la Trasfigurazione ; buona copia di quella del Sanzio, forse del pittore Orazio Fer-rerio. Un quadro grande in tela rappresentante Cristo morto sulla Croce che manda sangue dentro una vasca, del pittore trapanese Vito Carreca del secolo XVI.
   Nella chiesa dell'Uria un quadro grande in tela rappresentante Sant'Agostino, la Madonna e Gesù Cristo, del secolo XVII, attribuito al Novelli e restaurato da mano inesperta. Un quadretto in tela col Volto sacro, dipinto del secolo XVI d'ignoto pittore; e un altro quadretto sopra tavola che porta VAdorazione dei pastori in Betlem, opera del secolo XIV.
   Nella chiesa di San Girolamo un quadro grande in tela sull'altare maggiore rappresentante San Girolamo nella grotta, attribuito allo Zoppo di Cangi e un altro quadro composto di un gran pezzo di tela su cui è incollato un Crocefisso, sgorbiato pure m tela; nel fondo vi ha la Madonna e le donne che i pittori sogliono collocare a piè della Croce, e in lontananza a sinistra il golfo di Lepanto e a destra le due flotte turca e cristiana nel momento della zuffa. Questo quadro porta il nome del Signore della Battaejlia e si crede per tradizione che fosse stata una delle bandiere della flotta di Don Giovanni d'Austria nella celebre battaglia di Lepanto.