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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   616 Parie Quinta — lluliu. Insulare
   Paceco (6128 ab.). — Venendo da Palermo, passata la stazione di Ragattisi, la ferrovia traversa il fin mi ce) lo Birgi che mette in mare presso il promontorio detto dagli antichi Aegithallus, il quale fu occupato e fortificato dal console romano L. Giunio durante la prima Guerra Punica (249 av. G.) per appoggiare le operazioni militari contro Lilibeo, ma fu ripreso dal generale cartaginese Cartaio ed occupato con una forte guarnigione. Esso è ora probabilmente il Capo San Teodoro, opposto immediatamente all'isola di Burrone. Passato il Birgi s'entra nelle pianure popolate di palme nane, di finocchi e di orchidee dette di Falconara, ove, il 1° dicembre 1299, Federico II di Sicilia sconfisse i Francesi e i Napoletani e fece prigioniero il loro duce Filippo d'Angiò, principe di Taranto e figlio di Carlo lo Zoppo — vittoria che contribuì ad assicurare l'indipendenza della Sicilia più di qualsivoglia altra durante i 20 anni dopo i Vespri
   Oltrepassata la stazione di Marausa si arriva quindi a Paceco, sulla destra della ferrata, ameno e grosso borgo con due Opere pie, fabbriche di stoviglie, cereali, vino, olio, soda e sommacco. La regione fra Paceco e Monte San Giuliano addiinan-dasi Campo d'Ercole dalla tradizione locale che Ercole lottò qui col gigante Erice pel suo regno contro del quale Ercole aveva scommesso l'armento di Cerio ne.
   Cenni storici. — Fu fondato nel 1607 e prese il nome di Paceco da Teresa Paceco, marchesana di Vigliena e nipote del viceré di Sicilia. Uà il titolo di principe alla famiglia Bisignano.
   Coli, elelt Marsala — Dioc. Trapani — P:! T. e Str. feri'.
   Ma il da me irto di FAVIGNANA (comprende il solo Comune di Eavignana). — Il territorio comprende l'intiera isola omonima, l'antica Aegusa di cui abbiamo già discorso; il suolo è fertile, con buoni pascoli, acque abbondanti, vigneti, frutteti, agrumeti; gran pesca di tonni.
   Favignana (5763 ab.). — 11 celebre scienziato francese A. de Quatrefages, che la esplorò per minuto facendovi importanti osservazioni zoologiche, così viene discorrendo, nei suoi Souvenirs d'un Naturaliste, ili Favignana:
   — Maggiore assai delle sue due consorelle, Levanzo e Marelinio, come quella che lia un circuito di 33 chilometri, l'isola di Favignana presenta una certa varietà nella sua costituzione geologica. La sua parte centrale è occupata per intiero da un massiccio di montagne, simili a quelle di Levanzo ed alte 326 metri, sul cui punto culminante ergesi il forte Santa Caterina, prigione di Stato, che nelle varie rivoluzioni di Napoli, acquistò una ben triste celebrità; ma nell'est e ovest dell'isola il calcare cretoso è coperto da una roccia molto diversa, detta dai geologi calcare di Palermo. Tenera e friabile quest'ultima, è composta quasi intieramente di fossili di animali inferiori. L'occhio nudo od armato di una lente vi ravvisa una quantità incredibile di zoofiti, un numero infinito di spugne e di polipai eli varie specie. 11 calcare di Favignana porge la ripetizione di un fatto generale e notevolissimo, il fatto, vo' dire, che gli animali inferiori contribuirono grandemente a formare la scorza solida della terra che abitiamo; le conchiglie entrano a volte per oltre la metà nella struttura di certe montagne e strati intieri sono composti unicamente d'infusori!, di cotesti infinitamente piccoli, i cui gusci scompaiono a centinaia sotto la punta di 1111 ago...
   11 capoluogo di Favignana è situato a un dipresso nel centro dell'isola, sull'orlo di un ponticciuolo poco fondo che addentrasi profondamente nelle terre, e si compone di tre a quattro cento case tutte ben fabbricate, e con abitanti apparentemente più agiati in generale di quelli dei villaggi della costa... La coltivazione è poco variata, e i prodotti non bastano al mantenimento degli abitanti. Le terre vicine al borgo, che ne formano la parte più fertile, sono generalmente occupate da giardini in cui prosperano magnifici agrumeti e frutteti, e in cui si raccolgono squisiti legumi