Trapani
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contro i Borbonici ; e, quando fu votala Punita d'Italia sotto Casa Savoia, inviò latore della propria adesione il marchese Vincenzo di Torrcarsa, che fu poi ministro e presidente del Senato.
Uomini illustri. Son cosi numerosi che noi non possiamo citare che i principali incominciando da Sant'Alberto degli Abbalì e dal B. Luigi Babatà, di cui si contendono la culla gli l iicini e i Trapanesi. Fra i digmtarii ecclesiastici sono ila ricordare 1 seguenti : il carmelitano Gerardo, vescovo iti Patii; Timoteo Perez, del medesimo ordine, vescovo Aspanuense in Persia, indi sant'agarico dell'arcivescovo di Toledo nel 1610* Niccolò Terranova dell'ordine dei Predicatori, confessore dì re Vlfonso: Tommaso Monaco, del medesimo ordine, professore per 50 anni di teologia nelle università di Catania e di Palermo; Francesco Barbera, vescovo di Cefalù per decreto dell' imperatore Carlo VI ; Francesco Monaco, arcivescovo di Reims e valente pubblicista; Paolo Lonibardini, esimio teologo, promotori dell'Accademia dei Con-cilii in Roma; Giacomo Copransano, abate di Santa Maria in Terranuova ; Antonio Gastronuovo, sommo teologo, filosofo e matematico che scrìsse contro gli scismi antichi, e otto libri sulla Chiesa litiinuiia; Fra Giuitiperu, autore dell'opera: Suda tci/islatira polista del romano Punti ficc; Michelangelo Lardella, fu dotto in teologia, e filosofo e matematico a nessuno secondo; Leonardo Orlandini, versatisshua nelle lettere greche e latine, fu primo presidente dell'accademia degli Accesi in Palermo; \incenzo Nobile scrisse di Trapani in un libro sulla statua miracolosa della chiesa della Madonna di Trapani, da noi descritta; e il sacerdote Vito Sorba narrò eziandio con molta erudizione la storia patria.
llluslraronsi nell'anni e nella politica Palinerio, Riccardo, Nicolò Abate, Riccardo Passaneto, mentovati negli annali siciliani. Mario Corso si rese celebre nella guerra Belgica: Scipione di Ferro, gran croce dell'ordine di Malia, fu priore di Capua ed ammiraglio; Nicolò Cavarrelta, priore di Capua e di Venezia, supremo ammiraglio dell'ordine maltese.
Segnalaronsi nelle lettere Niccolò M. Burgio, instauratorc, nel lJtìO, àeìì'cwctideniiu tIdia Ciri Ita in trapani; Giuseppe de Luca, professare di letteratura e di eloquenza in patria; Bernardo Bonaiuto, poeta grazioso e bizzarro, e Francesco Bai tiara, promotore degli studii in Sicilia nel secolo scorso. Nel medesimo secolo Trapani vide nascere Leonardo Niinenes, astronomo, matematico e idraulico; e nel 1650 Michelangelo Lardella, filosofo cartesiano, amico dì Leibnizio, morto nel 1718. Visse ancora nel secolo scorso Giuseppe Ossorio Alarcon, ministro di re Vittorio Amedeo II, gran conservatore dell'ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro, decorato dell'ordine supremo della SS. Annunziata.
Nelle scienze mediche primeggiarono: Domenico Nolfo, Baldassarre Migliorini e Giovanni Cottone, e nelle belle arti, il pittore Carrera, maestro di Pietro Novelli, il Morrealese, e Giuseppe Errante, per tacere di altri parecchi.
Velie belle arti citeremo Giuseppe Melante, valente scultore in legno, che fiori dopo la metà del 1600. Lavorò anche in marmo e in stucco opere assai pregevoli Ma la gloria principale di Trapani si è quella di aver dato i natali al celebre Alessandro Scarlatti, che fu iniziatore di quella scuola di musica classica che ebbe poi il più elevato svolgimento in Germania; fu pure direttore in Napoli dei Con-servatorii di Sant'Onofrio e di Loreto, regio maestro di cappella, autore fecondissimo di circa 118 opere in musica, di 200 messe, oratorii, cantate, ecc. Nacque in Trapani nel 1659, e morì a Napoli il 24 ottobre 1725 (1).
Coli, elett. Trapani — Dioc. Trapani — P3 T. e Str. ferr.
(1) Vedi SaiNTakgelu SroTO, Brevi cenni sulla città ili Trapani (Torino 1887).