Trapani
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San Francesco Borgia del Novelli il Morrealese, un Sant'Ignazio di pennello ignoto, un San Francesco Saverio, attribuito al suddetto Morrealese, e un bassorilievo del Marabitli. Nella sagrestia gli armadii son tutti di legno di noce, con intagli minuti e delicati; varii gruppi e figure in rilievo meritano attenzione. Vi si ammirano ancbe dodici quadretti rappresentanti i Dodici Apostoli, attribuiti da alcuni al P. ih era, soprannominato lo Spagnoletta, e da altri al Carreca.
Nella chiesa ili San Giovanni, già dei PS! dell'Ora torio, meritano osservazione il quadro di Sant'Isidoro hjricola. di scuola tedesca, ((nello di San Giovanni Evangelista e 1111 1 ut/rlo ( antodi. del Carreca. Molti dei suddetti dipinti furono ritirati nella Pinacoteca civica, nell'addirsi quella chiesa ad Ufficio postale.
Fuori di Trapani poi sulla strada che va a Monte San Giuliano, sorge il celebre santuario di Trapani, a cui suol trarre molta gente il 16 agosto.
È un edilizio gotico ad una sola navata, già ultimato nel 1332, e in cui la statua della Vergine era già stata collocata verso il JS9Ì. Vi si ammirano: un Gesù che abbraccia tu Croce, del C'arreca, il Battesimo di Gesù nel deserto, della scuola del Giorgione, il Martirio di Sant'Andrea, del cav. Matlia. In mezzo al coro è un leggìo di bronzo, composto artificiosamente di cinque pezzi, con ricchi ornati, che porgono testimonianza della fertile e risoluta immaginazione del suo autore, Annibale Suida-niglì, trapanese, il quali lo esegui nel 15S2. Dietro l'aliare maggiore sta la famosa stallia miracolosa della Madonna col Bambino (lìg. 164) in marino, di grandezza più che naturale, con capelli e labbra colorati, con corone d'oro e carichi ambedue di gioielli; è un bel lavoro, intorno alla cui antichità molto si contende e che da alcuni si fa risalire alla scuola primitiva di Nicolò Pisano.
Nell'edilìzio del Liceo e del Ginnasio, oltre un Museo di Storia Naturale, è da vedere una galleria di quadri, la (piale, dal nome del suo fondatore (il generale Clio. Battista l'ai clella) nddimandasiPhBÈcca FardeUiana, In essa, oltre i molti dipinti di pittori trapanesi e quelli ritirati, come abbiamo detlo, dalle chiese, sono da vedere: la Sacra Famiglia, di Luca Giordano; Giuseppe e Su» Francesco di Paola, due teste di Guido Reni, la Figliuola di' Erodiade, del Caravaggio; Piccola Battaglia, ili Salvator Rosa; San Gennaro, di Andrea da Salerno; Sacra Famiglia, d'Innocenzo da Iinola; due Battaglie, del Borgognone; un Padre Eterno, di Marco da Siena; una Maddalena, del faecaro, e un bellissimo Trittico nello stile del Rinasciménto, Vi si ammirano inoltre un San Giacomo Minore in marmo, del Gagini e una Storia della Bibbia in piccolissime figurine di avorio entro custodia di vetro.
Anche alcune famìglie private posseggono tesori artistici, fra le altre quella del Barberi che ha messo insieme una bella collezione di carnei; il barone di San Gioacchino, proprietario di alcuni quadri di qualche valore, di armi e corazze di pregio ; i Sieri-Pepoli di San Teodoro, che hanno una doviziosa galleria di dipinti su tela, tavole, rami e marmo, vasi greci, arabi, di Urbino, Savona e Capodimonte, molti bei cimelii di Sassonia e Murano, una raccolta copiosa di bronzi e carnei, e finalmente una buona collezione numismatica. In casa Di-Vincenzi è una bellissima Venere su tavola della scuola di Raffaello. Presso gli eredi Hernandez è un museo d'antichità.
Abbondano in Trapani m varii palazzi gli esemplari dell'architettura domestica medioevale; citeremo fra gli altri il palazzo del barone Scirinda in Strada Nuova, con portone circolare ornato e finestra ad arco tondo (fig. 165); il palazzo barone Cuddià nella stessa strada, di architettura mista e restaurata; il palazzo dei suddetti baroni Di-Vincenzi, in via San Nicolò, con un gran portone tondo e colonne attòrte;; il palazzo del principe di San Giuliano con portone a sesto acuto, archivolto tempestato di teste di chiodo, animali, ecc.; in via della Gubba è una finestra ad arco tondo, anch'essa con teste di chiodo: il palazzo del barone Mokatam via di Gallo, ha un curioso portone circolare arcuato, il cui archivolto e le imposte sono seminati