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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   60//.
   Parte Quinta — Italia Insulare
   8 chilometri a est da Segesta e scaricasi nel golfo di Castellammare, a breve distanza dalla città di questo nome.
   Il terzo fiume principale della provincia di Trapani è il Delia, rietto anche il Massaro, il quale nasce nelle alture che girano a nord di Salemi, dirigesi da nord a sud-ovest, e sbocca, dopo un corso tortuoso di 45 chilometri, nel mare d'Africa
   0 di Sicilia, non lungi da Mazzara del Vallo, Seguono : il lì ir gì, che nasce presso
   1 monti Grande e Poliso e sbocca presso le isole delte le Saline; il Marsala o Sossio, che entra in mare presso Marsala; il Modione, VArena, ecc.
   Abbondano i terreni sommersi; nel circondario di Trapani stendevasi sino ai di nostri la palude Oepea fuori di Trapani, là ove incomincia ora la Borgata, ma nel 1869-70 fu prosciugata dal marchese Guido Dalla Dosa di Parma, che la convertì in un podere modello; oggi lo attraversa la strada, che da Trapani prolungasi alle falde erieme e va coprendosi di fabbriche cittadine o industriali. Santi ancora Chinisia di San Giuseppe (12 ettari), stagno di Ghinisia di San Francesco d'Assisi; Piano di Mezzo-liscemi (4 ettari); Salina Grande (4 ettari). Nel medesimo circondano di Trapani è anche una palude detta Murausa di San Francesco d'Assisi, della superficie di 334 ettari.
   Nel circondario di Mazzara trovasi il lago Pravola, o Preola, di 10 ettari; Gorghi Tondi (5 ettari); stagni Capo Feto (25 ettari) ; feudo Gilletto (2 ettari); lago di Tre Fontane (14 ettari); stagni di Fasciatesta, di Gergo e di Ingegna (2 ettari); stagno di Santa Ninfa (4 ettari). La provincia di Trapani abbisogna ancora di molte bonifiche.
   Finalmente esistono in tutta la provincia 12 sorgenti minerali, di cui una ad Alcamo, 1 a Castellammare del Golfo, 3 all'isola Pantelleria, 1 nel comune di Calafatimi, ecc.
   Prodotti del suolo. — Sebbene l'ampio territorio della provincia di Trapani sia occupato da monti e colline e comprenda il gruppo delle Egadi e la Pantelleria, tuttavia il suolo è ferace in ogni genere di prodotti vegetali e principalmente di cereali, vino, olio frutta, agrumi, cotone e linseme, dei quali si fa vistosa esportazione.
   Si esportano eziandio, e in quantità notabile, sale, tonno e altri pesci salati e sott'olio, coralli rossi e lavorati, frumento, soda, sommacco, uva passa, fichi secchi, mandorle, regolizia, zolfo, vasellame e terraglie. I vini di Marsala hanno fama mondiale, ed enorme è la loro esportazione così in Italia come all'estero. Anche i vini di Mazzara e Castelvetrano sono molto stimati. Nè meno importanti sono i prodotti del bestiame, assai numeroso nelle varie specie
   Prodotti minerarii. — La produzione soltìfera nella provincia di Trapani variò da] 1880 al 1884 fra le 120 e le 130 tonnellate, con un attivo di 15 a 20,000 lire annuali, Altre miniere o cave somministrano pietre da taglio e di ornamento; pietre comuni da costruzione; tufi calcarei, brecciame e pozzolana. Vi sono fornaci da calce, gesso, laterizi e stoviglie.
   Industria e commercio. — Molto florida in Trapani, come nell'intiera provincia, è l'industria della pesca del corallo e del tonno. A quest'ultima diede grande sviluppo il compianto senatore Florio, il quale, avendo impiantato in Favignana uno stabilimento per la conserva del tonno sott'olio, ne accrebbe straordinariamente il commercio di esportazione.
   A Trapani poi e segui scorisi particolarmente lavori di corallo, conchiglie, agate, alabastri, avorio, È più di un secolo che gli artisti trapanesi si risolsero a trarre