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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   60//.
   Parte Quinta — Italia Insulare
   Mandamento di AVOLA (comprende il solo Cornane di Avola). — Territorio confinato a nord dal fiume Cassibili, a sud dall'Asinaro e a sud-est dal Ionio ed irrigato da varie sorgenti. Da Noto ad Avola è tutto un frutteto ed un agrumeto che copre valli e colline e sta al paragone, se non per ricchezza, per bellezza alla Conca d'Oro di Palermo. Ulivi colossali, superbi carrubi, mandorli, melagrani frammisti alle vigne e agli agrumi. Sui confini del mandamento verso nord apresi un'immensa fenditura perpendicolare, ampia e profonda, rinomata per un'eco sorprendente.
   Avola (12,540 ab.). — In bella situazione, a 1 chilometro dal mare Ionio, a 8 da Noto, a 24 da Siracusa e a 2G in linea rotta da capo Passero. È divisa in quattro rioni e non ha riscontri in Sicilia per la sua regolare euritmia. Una catena obliqua di colline la spalleggia a una certa distanza, correndo da ovest-sud-ovest a nord con una incurvatura che s'inoltra verso nord-est. Varie chiese, tre ex-conventi, un ex-monastero di Benedettine, una collegiata, un casino di conversazione, una scuola tecnica governativa di la classe istituita per regio decreto il 1° ottobre 1885, ecc. Banca mutua popolare; fabbriche di saponi e paste alimentari; distillerie, ecc.
   Olio, vino ricercato, mandorle preferite alle altre della Sicilia, aranci, limoni, carrube, cera, miele apprezzato, frutta, cacio e canna da zucchero di cui era estesa la coltivazione nello scorso secolo, e da cui si estrae ora un rhum eccellente e che pagasi a caro prezzo. La vegetazione spontanea è ricca di piante rarissime in Sicilia. Piccolo scalo molto frequentato per le merci provenienti da Malta e da altrove e per le esportazioni dei suddetti prodotti, dei quali va fra i principali quello della pesca e segnatamente quello delle tonnare.
   Cenni storici. — Dopo la cacciata dei Saraceni, Avola divenne signoria di Rolando Landolina. Nel 1542 ebbe, per privilegio di Carlo V, gli onori del marchesato. I Turchi l'incendiarono e la saccheggiarono nel 1571. Fu poi rovinata dal terremoto del 1693 e gli abitanti sopravvissuti ebbero il felice pensiero di riedificarla nella sottostante pianura marittima ove ora si trova. Fu posseduta per lungo tempo in feudo dalla famiglia dei duchi di Terranova di casa Pignatelli durante il cui dominio rimase quasi sempre stazionaria; svincolata in seguito dal feudalismo, prese un largo sviluppo economico che andò sempre crescendo.
   L'antica Avola, atterrata dal suddetto tremuoto, sorgeva sulla cresta di una delle vicine eminenze a nord-nord-ovest dall'odierna. Di quell'antica città che alcuni credono erroneamente la celebre IhjUa Major (la quale abbiam visto col Giù verio essere invece Paterno) rimaneva un edifizio che fu ridotto a convento di cappuccini ed ò ora luogo di diporto per l'aria salubre e il panorama grandioso che presenta.
   Coli, elett. Noto — Dioc. Noto — P3 T. e Str. ferr.
   Mandamento dì FERLA (comprende 3 Comuni, popol, 10,504 ab.). — Territorio fertile in grano, vino e noci; bagnalo dull'Anapo che prende il nome di Feria in
   vicinanza del capoluogo.
   Feria (4131 ab.). — A 42 chilometri da Noto, sul Feria od Anapo. Nel vicino monte di San Martino veggonsi grotte e sepolcreti scavati nella roccia con iscrizioni. Grano, vino, olio, agrumi, noci, legnami e prodotti dell'industria armentizia.
   Cenni storici. — Fu città demaniale sotto la signoria del re Goffredo. Appresso la baronia fu venduta alla famiglia Tavallo. Nei suoi primi tempi coniò medaglie sul cui dritto leggesi Zerula e sul rovescio scorgesi un leone.
   Coli, elett. Augusta — Dioc. Noto — P3 T.
   Buccheri (4430 ab.). — È d'origine saracena e sorge sopra un'eminenza a nord, a circa 45 chilometri da Noto e a circa 50 dal mare Ionio presso il fiume San Leonardo. L'ex-convento dei Cappuccini giace in situazione pittoresca ili sommo grado. Credesi che Buccheri occupasse in origine il pendìo meridionale del colle vicino nel