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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Circondario di Noto
   585
   I! promontorio stesso non è elevato ma formato da nere roccie basaltiche sporgenti, come lo dipinge Virgilio nel 111 dell 'Eneide:
   .....projrcta sct.m Paehjjni.
   (Rademmo di Pachino i sassi alpestri).
   Immediatamente in faccia sorge l'ìsola di l'ussaro con bassi, scoscesi e bianchi scogli di calcare-ippuritico, con forte e faro. A nord la maggior tonnara della Sicilia (Marzamemi) con dietro un lago salso.
   Apprendiamo da Cicerone ( Verr., v, 31) che in vicinanza immediata del promontorio era 1111 porto a cui dà il nomo di portus Pachgui: in esso stanziava la squadra di Verre sotto il comando di Cleomene quando la notizia che una squadra di pirati ancorava nel vicino porto d'Ulisse (portus Odisseae) indusse questo comandante a darsi ad una fuga precipitosa. !l porto d'Ulisse non è ben conosciuto, ma Tolomeo (111, 4, § 7) dà d nome di promontorio d'Ulisse ad una punta sulla cosla sud dell'isola, un po' a ovest di capo Facilino. Egli è perciò probabile che il sud-eletto portus Pachym fosse quel che ora chiamasi porto di Palo immediatamente congiunto al promontorio, mentre il portus Odimene puossi identificare con la piccola baia La Marza distante circa 10 chilometri. Sonvi però parecchi seni rocciosi, ai quali si può applicare il nome di porti e la determinazione perciò forza è riinan-gasi in gran parte conghietturale (Smyth's, Sicihj, pp. 181, 185 e 18(5).
   La convenienza di codesto porto all'estrema punta sud-est della Sicilia fece sì » ch'esso divenne assai spesso stazione delle squadre che avvicinavansì all'isola ; e in una occasione principalmente, durante la seconda guerra Punica, il comandante cartaginese Boniileare pare gittasse l'ancora nel porto a ovest del promontorio, mentre la squadra romana era ormeggiata immediatamente a nord di esso (Liv.,xxiv, 27; xxv, 27, ecc.).
   Sul promontorio Pachino, 0 capo Passaro, sorgeva anticamente un tempio sacro ad Apollo Libistino di che nell'Itinerario d'Antonino è detto Apollinis Eefwjhtm. Nel 1718 gli Inglesi sconfissero ne' suoi paraggi una squadra spagnuola.
   Fiumi. — Nel circondano di Noto scorrono parecchi fiumi: il Cassibili, il Fiume d'Avola, il Falconara e X'Abiso dei quali è fatta menzione dai geograli e storici dell'antichità.
   1. Il Cassibili (Kax'j-apu;, Cacijparis) nasce presso Palazzo lo Acreide a circa 30 chilometri dal mare e scorre per una valle profonda. Dista, sulla strada da Siracusa a Noto, 16 chilometri dal ponte sull'Anapo nel circondario di Siracusa. È mentovato soltanto da Tucidide (vii. 70) durante la ritirata degli Ateniesi da Siracusa. Apprendiamo da lui che fu il primo fiume che incontrarono procedendo lungo la strada costiera verso Eloro, e che aveva un corso di una discreta lunghezza sì da offrire su per la sua valle un passaggio all'interno.
   2. Il Fiume d'Avola ('lìcito?, Erineus). È ricordato anch'esso da Tucidide (vii, 80,82) il quale vien narrando che fu il secondo lìume attraversato dagli Ateniesi nella loro suddetta ritirata disastrosa da Siracusa e ch'esso correva intermedio fra il Caeyparis e l'Asinarus. Il perche non può esser altro che il fiunùcello Miranda il quale gittasi in mare a sud-est della moderna città d'Avola ed addimanelasi perciò Fiume di Avola. Dista circa 8 chilometri dal Cassibili e 5 dal Falconara.
   71 — I.u l'alria, voi. V.