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Parte Quinta — Italia Insulare
private sono costruite con buon gusto. Granaglie, olio, vino, carrube, soda, bestiame, selvaggina con esportazione notabile dei principali prodotti.
Da Spaccaforno si va a cavallo e con guida a Valle d'Tspica, profonda circa 15 metri e lunga 10 chilometri, con molti burroni tortuosi nel rmdo calcare a pareti verticali percorsi dal Buffai don e, il quale raccogliesi qua e là in istagni e cascatelle ed ha le sponde vestite da una magnifica vegetazione di oleandri, noci, fichi e carrube.
Nel calcare delle due pareti sono incavate per mano d'uomo più di 1000 buche o grotte antichissime dette Dctieri, Godeste grotte sono spesso soprapposte l'una all'altra a più piani, e malagevolissimo ò l'accesso alle soprastanti quantunque sienvi come una specie di scale prodotte dalla caduta e dall'erosione della roccia. La capienza di codeste buche varia assai, ma raramente la loro larghezza oltrepassa 4 metri, l'altezza 2 e la profondità G.
Ogni grotta sta da sè e la separazione dalle altre consiste sempre in una parete sottile; alcune hanno dentro delle scalette e stanno mediante un'apertura in comunicazione con le soprastanti. AHe superiori bisogna arrivare da fuori con iscale a piuoli. Sono prive di ornali e di rimpetto all'uscio sono d'ordinario scavate delle nicchie con imposte, Il pavimento contiene spesso quadrali intagliati ed in alcune, come in quelle denominate V Aitarla e la Spezieria, veggonsi cavità laterali quadrangolari e ripostigli nella roccia turati da lastre.
Il Castello d'Jspica, rupe a foggia di castello e quasi isolata, ha grotte in tre piani che servirono più tardi per abitazioni. La vegetazione più in alto consiste principalmente di acanti, carciofi selvatici ed opunzie.
Godeste grotte credevansi in addietro abitazioni umane, ma al presente si hanno generalmente in conto di una necropoli di qualche città che doveva sorgere nelle vicinanze e di cui alcuni sepolcri furono abitati, dopo che furono esplorate molte altre grotte consimili in altre regioni della Sicilia. Certo è però che i primitivi Cristiani nel secolo IV si servirono di codeste grotte per seppellirvi i loro morti; delle iscrizioni rinvenute non lasciano dubbio intorno a ciò.
Cenni storici. — Il fondatore di Spaccaforno fu Blasco Statella alla cui famiglia appartenne in feudo.
Coli, elett. Noto — Dioc. Noto — P T. e Str. ferr.
Pozzallo (4100 al».). — Sta sulla spiaggia del mare Africano, a 9 chilometri da Spaccaforno, in territorio fertilissimo che stendesi in colli i quali scendono digradando al mare. Rada ampia e ben difesa con commercio attivo di cabotaggio; un vapore costiero parte ogni domenica per Siracusa. Vini, olio, agrumi, frutta squisite, cereali, fichi d'india, pesca copiosa.
Coli, elett. Modica — Dioc. Noto — P2 T. e Str. ferr.
Mandamento di VITTORIA (comprende 2 Comuni, popol. 27,854 ah.). — Territorio in piano e in colle, bagnato dal fiume Camarana (l'antico Ippari); suolo feracissimo principalmente di vino. Vasti e pingui pascoli fanno si che vi si allevi bestiame in gran numero.
Vittoria (23,777 ab.). — Città moderna fondata nel 1605, presso il fiume suddetto, sotto gli auspicii di Giovanni Alfonso Henriqnez e da lui denominata Vittoria dalla celebre Vittoria Colonna sua madre. Verso sud-ovest una strada di 12 chilometri conduce a Scogli,tti, la marina o il porto di Vittoria, da cui si esportano enormi quantità di vino, e da Scoglitti si va in un'ora, lungo una regione arenosa, a quel rilievo costiero su cui sorgeva l'antichissima Camarilla di cui abbiamo già discorso.
Fra gli edifizi notevoli di Vittoria primeggiano il Teatro (fig. 154), di recente costruzione e la bellissima chiesa di S. Maria delle Grazie (fìg. 155). Ginnasio, Banca