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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   r)IO
   Parte Quinta — Italia Insulare
   alquanto modificato dall'irregolarità delle sponde derivate dai piani che succedono ai pioventi dei monti Iblei che lo riparano da lungi Ha il diametro massimo della lunghezza di 9666 metri ed il minimo di 3400.
   La bocca rivolta a est è larga 5434 metri ed ha due canali ciascuno largo non più di 1500 metri e profondi; quello a dritta di chi entra, metri 28 V® e quello a sinistra 14 metri. A destra del primo canale ergesi il faro sopra un forte, detto Torre d'Avalos da Ferdinando d'Avalos viceré, edificato nel secolo XVI, atterrato dai Francesi e riedificalo dagli Spagnuoli. A sinistra del secondo vi è la penisola Magnisi (l'antica Tapso) la quale, congiungendosi al continente con un istmo di sabbia poco rialzato dal mare, lungo circa 750 metri e largo 50, circuisce e ripara il porto dal lato sud sino a sud-est.
   Presso 11 massimo diametro, a 400 metri dalla sponda settentrionale, sono piantati, su due isolotti rocciosi, due altri forti Forte Garzici il maggiore, Forte Vittoria il minore, riuniti fra di loro da una strada e dominanti gli approcci alla città per terra. Furono costruiti verso il 1565, dal viceré don Garda di Toledo il quale diede loro il proprio nome e quel della moglie. Essi furono riuniti, solo da pochi anni, da una lingua di terra; sul primo sorge in magnifico fabbricato la Stazione sanitaria, e il secondo è slato destinato come grande magazzino di approvvigionamento dei carboni della II. Marina. Nel bacino del porlo sulla sponda racchiusa dal settore da nord a ovest sboccano i tre fiumi Molinello (Jaddedo), Marcellino (Myla) e Cantera (Alahon) di cui le acque contribuiscono, nelle basse maree, a tener netto il bacino.
   Codesto porto, uno dei più magnifici e perfetti del Mediterraneo, si presenta nel modo più pittoresco a chi naviga nei suoi paraggi. Quanto alla sua presente iinportanza mercantile esso fa un mediocre commercio principalmente con Malta, le isole greche, la Turchia Europea, la Dalmazia e il mar Nero. Se ne esportano zafferano, miele, cera, cotone, seta, manna, olio, sale, vino, mandorle, fichi secchi e ogni sorta di frutta, legna da ardere, agrumi e caci e vi si importano in cambio tela, panni, tessuti serici e altri oggetti di lusso. Più attivo è il commercio che fa coi paesi della costa orientale della Sicilia ai quali porta pietra da calce del promontorio Xifonio, tegole, mattoni e giarre ossia grandi vasi d'argilla cotta per l'olio ed il vino. È attivissima l'industria delle acciughe e sardelle sotto sale. Scuola tecnica, Consolati, armatori, Banca popolare, agenti di navigazione, di assicurazione, commissionari e rappresentanti, ecc. Stabilimenti a vapore, ed un'opera modello di conduttura d'acqua delle più rinomate.
   Cernii storici. — È indubitato che Augusta fu fondata da Ottaviano Augusto, da cui prese nome, coi ruderi della vicina Megara Iblea (di cui avremo a trattare più innanzi) come attesta un'iscrizione nel palazzo senatorio che dice: Senatus Popidusque Megarensis Augustamis. Rimase però per molti secoli oscura finché l'imperatore Federico II, distrutta nel 1242 Centuripe che erasi ribellata, ne mandò gli abitanti in Agosta, la dotò di amplissimo territorio e vi fece costruire edilìzi civili e un grandissimo castello che divenne il mastio della cittadella (1). Caduti nel 1268 gli Svevi, Augusta fu eslerniinata dalla ferocia di Guglielmo L'Ftendard inviato in Sicilia da Carlo d'Angiò per distruggervi il partito ghibellino. La città chiuse le porte al sanguinario invasore e si difese eroicamente con 1000 cittadini atti alle armi e 200 cavalieri toscani. Il valore degli assediati e la fortezza del luogo pareva avessero a mandare a vuoto gli sforzi degli assedianti; ma sei traditori, aprendo
   (1) Il grandioso castello fabbricato sotto 1 impero dì Federico II, sta subendo nuove ed importantissime riforme : i lavori succedono alacri, e fra non guari avremo il più grande Reclusorio elio si trovi in tutta Italia; esso diverrà il più conforme ed il più adatto secondo i dettami del nuovo Codice penale.