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Parte Quinta — Italia Insulare
il bilancio preventivo del Comune di Siracusa nel 1889 era il seguente:
Attivo
Entrate ordinarie. ......L. 449,004
Id. straordinarie.....» 27,054
Partite di giro e contabilità speciali » 109,S49
Totale L 045,907
Passivo
Spese obbligatorie ordinarie . . L. 205,110
Id. straordinarie . » 84,092
Partite di giro e contabilità speciali » 109,S49
Spese facoltative.......» 120,250
Totale L. 045,907
Cenni starici. — Al paro di Atene e di Roma, Siracusa lia un'istoria antica grande e gloriosa che verremo qui narrando in succinto.
Coll'unica eccezione di Nasso, Siracusa fu la più antica delle colonie greche in Sicilia. Fu una colonia inviata da Corinto sotto un capo di nome Archia, figliuolo di Euagete, appartenente alla potente famiglia dei Bacchiadi, ma che era stato costretto a spatriare. Secondo alcune relazioni la colonia fu rafforzata da un misto di coloni Borii o Locrii venuti ad aggregarsi ai primitivi Gorinzii; ma certo è che i Siracusani si considerarono sempre di pura origine Corinzia e conservarono sempre strette relazioni di amicizia con la città madre.
La colonia fu fondata nel 734 av. C. e i primi coloni stabilironsi nell'isola di Ortigia a cui è probabile fosse ristretta la città per un periodo ragguardevole. 11 nome d'Ortigia è evidentemente greco e derivato dal ben noto epiteto di Diana a cui l'isola consideravasi come sacra; ma la città pare assumesse sin dal principio il nome di Siracusa, derivato, come abbiamo detto, dal vicino lago o stagno Siraco, nome indigeno senza dubbio, come quello che non ha significato in greco.
Come avviene della più parte delle colonie greche m Sicilia, poco o nulla sappiamo intorno l'istoria primitiva e il progresso di Siracusa; ma possiamo inferire che essa andò crescendo ininterrottamente, se non rapidamente, in prosperità dalla circostanza ch'essa continuò ad estendere la sua potenza colla fondazione di nuove colonie filiali : quella d'Acre (Palazzolo) 70 anni dopo la fondazione sua propria (664 av. G.), quella di Casmene {Scicli?) 20 anni dopo (664 av. C.) e quella di Cama-rina, 45 anni dopo ossia nel 599 av. C. Di coleste tre colonie toccheremo più avanti.
Nessuna di esse però giunse ad una potenza ragguardevole: è evidente la politica di Siracusa di mantenerle in uno stato di mere dipendenze; e Camarilla, per aver dato ombra alla città madre, fu distrutta solo 46 anni dopo la sua fondazione (Tue., vi, 5).
Siracusa non andò però immune dalle discordie intestine e dalle rivoluzioni Secondo una oscura notizia in Tucidide (vi, 5) esse avvennero sin dal 648 av. G. coll'espulsione di un partito, detto dei Miletidi, il quale andò in esilio e prese parte alla fondazione d'Imera. Un altro indizio di simili contenzioni l'abbiamo in Aristotele (Pol.s v, 4) ma male si possono fissare cronologi cani ente. In un periodo posteriore noi troviamo il governo nelle mani di una oligarchia proprietaria, esclusiva, detta dei Geomori o Gamori, i quali parrebbero dal loro nome . discendenti dei primi coloni fondatori intorno ai quali crebbe naturalmente una democrazia o plebe composta dei cittadini derivanti da altre sorgenti. Da ultimo, verso il 4-86 av. C. avvenne una rivoluzione in cui venne fatto alla democrazia di espellere i Geo-mori, i quali si ritirarono a Casmene (Erod., vii, 155).
Ma questa rivoluzione ne addusse tosto, come avviene spesso, un'altra, per aver Gelone, il despota potente di Gela, sposato la causa degli espulsi. Gela era allora uguale almeno, se non superiore, a Siracusa in potenza. Ippocrale, suo ultimo despota, aveva eslesa la sua potenza sopra molte delle altre città nell'est della Sicilia e sconfitto gli stessi Siracusani in una grande battaglia sul fiume Eloro