r)IO Parte Quinta — Italia Insulare
manto, l'atteggiamento convenzionale delta Venere Medicea. Il suo emblema, un delfino, sta ai piedi accanto al panneggiamento.
Nel mezzo dell'edilizio una doppia scalinata motte al piano superiore. Nella prima sala un armadio a vetri racchiude vasi dalle necropoli sicule, o sicché nelle montagne della Sicilia orientale e vasi cosi detti preistorici da Tantalica, Siracusa, Giarralana, Modica, Scicli, Ragusa, ecc. Nella seconda sala ammirasi una bella collezione di ceramiche in 4 armadii vetrati e in ordine topografico (Siracusa, Acrea e Megara Iblea); un armadio con anlefìssi e lerrecolte arcaiche, oggetti in vetro, ecc.; un armadio con Statuette antiche in bronzo, armi, anelli ed una ricca raccolta di Piombi (belle leste) diplomatici e commerciali. Nella terza, grande Galleria: 10 armadii vetrati conlenenti vasi greco-siculi ordinati topograficamente (Megara Iblea), nel primo armadio vasi orientali così delti corinzii e nel secondo, puri ellenici. Nella parete settentrionale armadii con lampade anliehe e dei primi tempi cristiani e vasi scoperti recentemente della necropoli a Fusco presso la stazione ferroviaria. Nella parie orien iale armadio con frammenti di vasi aretini e nella meridionale armadii con vasi siciliani di provenienza indelerminaia e vasi di Acrea, Cainenna e Lentini. Nelle quattro finestre anse e maniglie, motte con iscrizioni greche.
Nella Pinacoteca conservasi, fra le altre cose, una Madonna di Antonello da Palermo, del 1497, e nel ricco medagliere una collezione compilila delle bellissime medaglie siracusane.
Dall'angolo sud-ovest di piazza del Duomo la via Maniaci conduce a Fontana Aretusa tanto celebrata e di cui già toccammo due parole nella descrizione del circondario. Un terrapieno stretto, ma alto, la separa dalla marina; un ponticello architettonicamente decorato, la congiunge ad un terrazzo dalla parte superiore della città; una balaustrata in pietra massiccia e assai ben lavorata circonda il terrazzo e il ponticello. Sotto, l'acqua (già sì pura e divenuta un po' salsa dopo il tremuoto del 1170) scaturisce e sgorga lentamente ma in gran copia da parecchie aperture nella pietra; raccogliesi in un ampio bacino semi-circolare e scorre sotto il terrapieno e sopra le pietre nel mare sottostante.
Or fa appena pochi anni la fonte era trascurata e le curandaìe siracusane andavano a lavare i panni ludici! in quell'acqua sacra agli Antichi; una nuova amministrazione cacciò via le profanatrici, fece pulire e ricingere la fonte e vi fece anche piantare arbusti di papiro del Ciani i quali formano ora alti fusti coronati di un verde pennacchio di fini capelli cascanti da tutte le parti.
Stupenda è la passeggiata Aretusa lungo l'orlo occidentale dell'isola, abbellita recentemente con un viale ombroso e sedili da cui si gode di una superba veduta del porto, della città e dei monti Iblei. Piene a proposito disse Cicerone che nessun luogo aveva veduto di più bello. Là snolo accorrere la sera il bel mondo mentre la banda civica sta suonando in un chiosco elegante.
In alcuni palazzi e chiese di Siracusa veggonsi ancora modelli notabili d'architettura medievica principalmente nel palazzo Montalto in via Coronati, edificato nel 1397. Ha un bellissimo prospetto di stile ogivale-lombardosco, lavoro minuto ed elegante. Codesto prospetto è tutto di pietra calcare e in buono stato: vi si ammirano tre finestre di diverso disegno con portone formato di bei cunei. Nel palazzo Ardizzone (in via Palazzo Arcivescovile), del 14-04, il piano supcriore ha nella corte cinque archi tondi su due acuti del piano terreno. Il palazzo Lonza (nella parte occidentale del corso Vittorio Emanuele), costruito nel 1350, con finestre archiacute, ha nel cortile archi tondi sopra colonne ottagono. Il palazzo Terrìsena (in via Dione) è di data posteriore ma con ornati normanni
Il Teatro (fig. 138) è lavoro lodevole dell'architetto Broda che, ad istanza del municipio siracusano, il quale lo volle di stile greco, dovette rifarlo, conservandone però la pianta perchè la fabbrica era già cominciata.
Quantunque sede di un Arcivescovo e di 1111 Prefetto, di un Distretto militare con Comando locale d'artiglieria, di un Tribunale civile e correzionale con Corte d'assise,