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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   r)IO
   Parte Quinta — Italia Insulare
   e con dolci declivi arriva ai mari Ionio e d'Africa, dividendoli col promontorio di Pachino e la sua famosa punta del capo Passero, una delle tre dell'isola (Trinacria) e limite estremo a sud del Regno d'Italia.
   Confini, — La provincia di Siracusa confina a nord con la provincia di Catania, a est col mare Ionio, a sud col mare d'Africa e a ovest con le provincie di Catania e di Caltanissetta.
   Formazione geologica. — La regione Iblea, o la provincia di Siracusa, è di formazione calcare-argillosa-silicea, con poche traccie vulcaniche, ed appartiene al periodo quaternario; rappresenta l'ultima e speciale formazione geologica della Sicilia.
   Regime idroforo. — 11 suo spartiacqua è il monte Lauro, dal quale si diramano 1 fiumi principali Tollaro, Erminio, Anapo, Marcellino ed i secondarii, nonché le famose acque sotterranee che si ritrovano nell'agro siracusano.
   Aspetto dei suolo — Il suolo non è veramente montagnoso, ma ne offre i caratteri, per lo avvicendarsi di elevazioni importanti, di lunghe e brulle colline, che sviluppansi nella parte nord-est e digradano verso le coste del Ionio e del canale di Malta nel mare d'Africa, per modo che oltre le ricordate pianure, ritrovansi qua e là delle contrade fortemente ondulate con delle pendenze al mare e dei pianori depressi da 1 a 10 per 100. Vestito dì vegetazione rigogliosa, solcato da piccoli ed accidentati fiumi, intersecato di monti e colline, lasciandosi a nord l'Etna e riguardando il mare che lo gira, tale territorio porge allo sguardo amene vedute per i suoi fenomeni naturali e le produzioni varianti a seconda delle tre zone: pianura, colle e monte.
   Coste. — Ricinta per ben due terzi dal mare, la provincia di Siracusa ha un grande sviluppo costiero molto frastagliato, ricco di promontori o capi, dì seni naturali e di porti. Lungo il litorale dell'Ionio primeggiano i porti d'Augusta, di Siracusa e Porto Palo; il cosidetto Sbarco dei Turchi (per esservi sbarcato nel 1551 con 100 galee il celebre ammiraglio turco Dragutte che assediò, prese e saccheggiò Augusta); i capi Campolato, Santa Croce. Santa Panagia, Murro di Porco, Lognina, Marzameni e Passare ; la penisola di Magnisi e le isolette Vindicari e del capo Passare. Nella costa meridionale, sul canale di Malta nel mare d'Africa, sono notabili il capo Scalainbri, le punte di Gamarana, delle Formiche, d'Alga Grande, di Regi-lione e delle Correnti coll'isola omonima. Tutta l'estesa costa siracusana con le sue insenature abbonda di pesci ed in ispecie di tonni, di cui si fa pesca importante e sviluppa un considerevole commercio con i paesi vicini.
   Orografia — I monti che attraversano la provincia di Siracusa sono gli Iblei, dai quali ha preso nome la contrada. Di essi già abbiamo trattato in addietro, ed ora ricordiamo che staecansi dalla catena principale delle montagne della Sicilia, a nord di Gastrogiovannì (Enna), si dirigono verso sud-est e dai vicino circondario di Caltagirone in provincia di Catania si addentrano in quella di Siracusa. Nel circondario di Modica cominciano a biforcarsi in due ramificazioni principali, detti Iblei-Erei, o semplicemente Erei, quelli che dirigonsi verso sud-est e scendono sino al capo Passaro ; e Iblei marittimi l'altra verso sud-sud-ovest. Questi monti dividono la provincia in tre pioventi distinti : orientale, meridionale ed occidentale.
   Da codeste catene spiccansi poi tutte le piccole diramazioni che stendonsi qua e là per la provincia, tenendo sempre la direzione dal centro al mare. Non vi sì