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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   r)IO
   Parte Quinta — Italia Insulare
   Montagnareale (2312 ab.).— 111 situazione amenissima e territorio molto fertile, a 3 chilometri da Patti. Cereali, viti, ulivi, moltissime querciee frutta con esportazione.
   Cenni storici. — Fu posseduto anticamente in feudo col titolo di ducato dalla famiglia Pianisi, Coll elett patti _ Dioc. Patti __ P2 x_ a Patti
   Oliveri (1000 ab.). — Sta sulla spiaggia del Tirreno, ai piedi di una rupe, in vetta alla quale sorge l'antico castello, ed è cinto ad ovest dal promontorio omonimo, su cui era l'antica Tyndaris, donde il nome di Tinilaro dato pure al capo stesso, che steri desi per breve tratto nel mare fra i capi di Calava e Milazzo. Ad est è chiuso dal fiume Oliveri, l'antico Belicon od Elicona, che nasce 5 chilometri sopra Monte Albano, di cui mette in moto i mulini e che scaricasi nel mare, dopo un corso di circa 18 chilometri. Vi è una grande tonnara. Esporta principalmente agrumi, tabacco, vino, grani, pesca e salumi.
   Cernii storici. — Fu un feudo della famiglia Paratore dei principi di Patti, oggi diviso alle baronesse Merlo di Santa Elisabetta.
   Coli, elett. Patti Dioc. Patti — P2 a Falcone, T. e Str. ferr. locali.
   Mandamento di NASO (comprende 5 Comuni, popol. 15,768 ab.). — Territorio molto fertile e parte in collina, piantato a gelsi, ulivi, agrumi, castagni e viti.
   Naso (9173 ab.). — Città medievica pittorescamente situata sopra un colle alberato, a circa 5 chilometri dal Tirreno, a 29 da Patti e a sud del capo Orlando. Il fiume dì Naso, che la bagna, nasce sopra il castello dTJcria, ed ha un litorale assai ameno che al punto detto San Gregorio, un po' a est da capo Orlando, s'interna assai ed offre una comoda si azione alle barche e ai vapori della compagnia Florio. Sta in faccia alle isole Eolie e le sue acque abbondano di pesce squisito, principalmente di acciughe. Naso è cinta di mura con belli edifizi ed ha quattro magnifiche chiese, due delle quali notabili per architettura e colonne marmoree. Son esse il Duomo, dedicato ai santi Giacomo e Filippo ; San Pietro, San Salvatore e San Conone. Quest'ultima chiesa è cospicua por le belle catacombe in cui venerandi le reliquie del santo protettore Tibal-done. Poco lungi dalla città, sul monticello di capo Orlando, ergesi un antichissimo santuario della Madonna di capo d'Orlando, alla cui festa del 22 ottobre vi si fa fiera di tessuti e di bestiame.
   Miniera di piombo ed una con indizi d'oro, ma negletta. Commercio di seta, vino, olio, nocciuole, ecc.
   Cenni storici. — Fu signoria di varie famiglie siciliane e normanne; di quest'ultime fu San Conone, patrono della città, di cui si venerano le reliquie. Naso fu la prima in Sicilia ad abbattere il dominio baronale. Nel 1823 fu devastata dal freninolo.
   Coli, elett.. Naso — Dioc. Patii — P2 T.
   Capri Leone (1014 ab.) — Giace a 5 chilometri dal Tirreno e circa 8 da Naso, in una valle ricinta da monti e popolata di gelsi sì che cospicuo è l'allevamento dei bachi da seta ed importante l'esportazione di quest'ultima. Vi si raccolgono anche cereali, olio, vino, agrumi, fichi e altre frutta.
   Cenni storici. — Fu un feudo in addietro dei Filangieri dei conti di San Marco.
   Coli, elett. Naso — Dioc. Patti — I'2 a Mirto, T. a Naso.
   Frazzaiiò (1232 ab.). — A 10 chilometri da Naso, in territorio assai fertile, principalmente d'olio, di cui si fa proficua esportazione; vino e nocciuole.
   Cenni storici. — Incerta è l'origine di questo villaggio che alcuni vogliono fondato con Longì dagli abitanti di Crasto nell'835, quando questa fu distrutta dai Barbari; ma nulla può però dirsene di certo.
   Coli, elett. Naso — Dioc. Patti — P2 a Mirto, T. a Naso.