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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Catlroreale
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   chiamò monte Tauro e corrisponde all'attuale promontorio di Sant'Andrea. Costituisce la parte più sporgente in mare di una elevata catena di montagne della provincia di Messina: ha immensi massi di rocce, che qui s'innalzano, con forine strane, in picchi isolati, là in colossali piramidi, altrove in altipiani, tagliati quasi orizzontalmente. Quando si arriva sul culmine di questo monte si rimane attoniti per la sua estensione; tutto all'intorno sembra assumere forme fantastiche.
   Taormina (3189 ab.). — Sorge sul monte Tauro, dominata da altre alture e vi si ascende dalla stazione sia in carrozza, sia a dorso d'asino. Costruita sopra un'angusta piattaforma fra un precipizio e l'alta rupe su cui sorge il castello, non ha, si può dire, che una lunga strada principale, il Corso Umberto, a cui rappiccansi brevi vie laterali. È cinta di mura saraceniche con torri quadrate ad intervalli, restaurate e rinforzate nel secolo XVI da Carlo V. Intorno al territorio angusto della città, dalla cima del monte sino alla costa del mare, veggonsi ancora di presente, simili a tante cellette, le lile dei sepolcri maomettani o saracenici, tagliati nella roccia; essi occupano tutto il declivio su cui sorgevano le case della città greco-romana. Torreggia pittorescamente sulla città, all'altezza di 397 ni. dal livello del mare, l'antico castello, già fortezza dei primitivi Siculi e, sopra una seconda altura, a 636 ni., il
   01 — L,a l'alriu, voi. V.