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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Castrò reale
   dorato sorretta da quattro eleganti colonne rabescate, opera del messinese G. Siracusano. Fra le colonne stanno quattro quadretti del Polidoro.
   La parrocchiale del Salvatore assai vasta, con bella porta d'ordine dorico, conliene un li» Leonardo, del celebre Antonello, un quadro di Tutti i Santi, del Bonfiglio oil un altro di San Filippo e San Giacomo, creduto, per lo splendore del colorito, del Tiziano; la chiesa del monastero di S. Maria degli Angeli, la NativitàfStupendo dipinto su tavola del Polidoro, dono di Carlo V; la parrocchiale di San Nicola, due altri quadri su tavola, la Strage degli Tnmcenti, attribuiti al suddetto Polidoro, ed un quadro diviso in sei pezzi con varii santi di autore ignoto; la chiesa di San Vito, rimasta miracolosamente in piedi nei tffmuoti del 17S3, San Domenico col l'adre Eterno, tavola del Bonfiglio e statua di Maria dell'Greto, di F. Moli-naro, napoletano; la parrocchiale di Santa Marina, due quadri sopra tavola, Gesù trascinato ed Calvario, dell'immortale Alibrundi da Messina, e VAdorazione dei Magi ai cui lati sono S. Marina e S. Barbera. del pennello di Polidoro : la chiesa di Sant'Agata, statua i\e\V Annunziata con l'angelo Gabriele e il Padre Eterno fra un gruppo d'angeli, capolavoro del fecondissimo Gagini. In tutte le suddette e altre chiese tro\ansi molti pregevoli monumenti sepolcrali, fra i quali quelli dei principi: Villafranca, Alcontrés, Mola, Partanna, del duca di Angiò, dei marchesi Solazzo, Moleti, dei baroni Lapis, Muscianisi (ora Colonna), Lanza, Crino, Amalfi, De Rubeis, Cappellano, Pozzo, Preconio, Lococo, Speciale, Ximenes, Colloca, Sanginisi, ecc.
   Fra gli edilizi sacri sono altresì degni di nota il grandioso Convento dei Cappuccini (fig. 122), in bellissima e salubre posizione, ed il Cimitero (fig. 123).
   Sul punto più elevato della città, s'innalza maestosa la Torre di Federico II (fig. 125), avanzo dell'antico castello riedificato dal magnanimo sovrano nel 1324, trasformato ora, con gli altri pochi avanzi, in carcere giudiziario.
   La città era in antico cinta di mura a due ordini di feritoie, delle quali si vede ancora qualche vestigio, ed aveva quattro porte di cui oggi rimane solo quella di tramontana, chiamata porta Raineri (fig. 124).
   Castroreale ha un'Accademia di scienze, lettere ed arti, detta dei Pellegrini Affaticati, fondata nel 1749 dal celebre poeta N, Placido Francesco Pyrroni, nella quale, oltre un notevole numero di soci italiani, fra cui era anche Alessandro Manzoni, se ne coniano parecchi stranieri; una ricca Biblioteca comunale, posta nel Pi. Ginnasio; un Comizio agrario; un Teatro; una Banda municipale istituita da più di mezzo secolo; due Circoli di conversazione : Umberto 1 di Savoia e Principe di Napoli; una Società operaia di mutuo soccorso Camillo Benso di Cavour con Scuole serali e di disegno.
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   Fig 120. — Castroreale : Lapide commemorativa (da schizzo del sig. Mario Casalaina).