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Parte Quinta — Italia Insulare
Fjlicuri. — Quest'isola, detta anticamente Fenicusa per le palme che vi crescevano, ha un'area di 9 V2 chilometri quadrati cori perimetro di circa 14, e non è abitata che da pochi primitivi agricoltori. Le abitazioni — piccole capanne di blocchi di lava, a cui lai porta serve anche di finestra — giacciono a mezza altezza della montagna. Il luogo di sbarco, detto Scancello, nel lato nord, non contiene che poche barche. Alcuni ulivi, un po' d'orzo e di grano ed opunzie numerose somministrano l'alimento e le cisterne l'acqua potabile II cono dell'isola, alto 775 metri, ha due crateri, uno ;n allo, l'altro più al basso e più grande nel lato meridionale. 11 capo Graziano, nel lato sud-est, forma un cono più piccolo collegato da uno stretto coll'isola ed il cui cratere è per vero sprofondato, ma tramanda sempre, da una fessura nelle sue lave, vapori acquei ed idrogeno solforato. Sulla spiaggia occidentale è notabile una spaccatura a traverso la quale può transitare un canotto, formante l'ingresso ad un colonnato naturale che si allarga gradatamente in una spaziosa e magnifica grotta.
Alicuri, — A 15 chilometri a ovest da Filicuri giace l'altr'isola di Alìcuri o Alicudì (YEricusct degli antichi, cosi detta dall'abbondanza della pianta erica onde si ammanta) con un cattivo punto di sbarco nella parte meridionale e 400 circa abitanti (pescatori e pastori) in una superficie di circa 5 chilometri quadrati. Solo nelle parti sud ed est, più domestiche, è un po' di coltura, dovechè le parti nord ed ovest sono ripidissime, rocciose e disabitate. Sul cratere conico, alto 060 metri, sorge alta la chiesa; il promontorio Punta deWAlice sta ancora a 388 metri sul livello del mare. Predomina la lava basaltica e il tufo non comparisce che in pochi luoghi.
Panaria, — A 12 chilometri nord-est da Lipari, e a circa la metà del tragitto da Lipari a Strangoli, incontrasi un gruppo singolarmente pittoresco di sette isolotti vulcanici: Le Formiche, Lisca Nera, Lisca Bianca, Basiluzzo, Bottaro, Dattilo, e Panarelli (con avanzi di antiche costruzioni e conigli selvatici). Essi stanno a levante della maggior Panaria (Evonimo degli antichi) di 2 l/« chilometri quadrati di superficie. Il porto è a sud-est e da esso la montagna sale sino a 421 metri, indi si fende scoscesa e spesso verticalmente e racchiude una piccola pianura coltivata con ulivi, vigneti ed orti. L'isola si compone di un basalto bigio-rosso duro e cristallino, colon-niforine in molti luoghi e consistente di feldspato vitreo e molto antibolo La Panaria viene considerata da alcuni geologi qual contro primitivo dell'attività vulcanica dell'Europa meridionale. Evvi anche una fumarola sottomarina la quale manda su del continuo bollicello di gas acido carbonico e d'idrogeno solforato.
Stromboli. — Dello Stromboli (Strongile in greco, ossia la Rotonda) abbiamo trattato a lungo nell'introduzione, descrivendo le isole della Sicilia; ma esso è un'isola così singolare, così sui generis, che è necessario tornarvi su e descriverla a parte a parte coi suoi fenomeni vulcanici singolarissimi od unici al mondo.
Dista Stromboli 35 chilometri nord-est da Lipari e un vapore vi va da Messina ogni 14- giorni toccando Lipari. Si sbarca nel lato nord dell'isola, il solo accessibile, con una distesa di nera sabbia vulcanica, in cui una popolazione coraggiosa seppe mantenersi per secoli nonostante le devastazioni de! vulcano e dei pirati. Sorgono sulla spiaggia bianche casette di pescatori costruite di lava con pergolati e. più in alto, il luoghicciuolo Contrada di San Vincenzo, con chiosa, circondato da vigneti che producono un eccellente vino Nella baia meridionale sono aggruppate, sotto il nome di Ginosta, parecchie case.
L'isola intiera annovera, sopra una superfìcie di circa 12 [fa chilometri quadrati, circa 2000 abitanti, razza gagliarda di siciliani semi-africani, di carnagione color del cuoio. Le casette sono separate l'una dall'altra, non hanno, la più parte, che una porta la quale serve anche di finestra, sono ad un sol piano con una sola camera e a tetto piatto; soltanto gli abbienti han poche case a due piani con finestre; ma