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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   4.6(3
   Parte Quinta — Italia Insulare
   fondò una scuola pittorica notevole pel suo crudo naturalismo. TI suo allievo più rinomato fu Deodato Guinaccia (morto nel 1585) di Napoli, ma che passò tutta la sua vita in Messina ; ei si distinse per una più profonda intelligenza del chiaroscuro.
   Filippo Paladino di Firenze (1514-1614) fuggì da Milano in Sicilia e dipinse i suoi capolavori in Messina; fu un valente colorista. Antonio Gatalano VAntico (1560-1630) seguì le pedate di Federigo Baroccio ; i suoi figli. Antonino e Giuseppe, cercarono, come Giovanni Simone Gommandè (n. 1580), di formarsi sui Veneziani. Salvatore Mittica fu imitatore dell'Alibrandi. Alfonso Rodriguez (nato nel 1578 in Messina, morto nel 1648), soprannominato il Caracci della Sicilia, è il pittore più abile de' tempi suoi; anche suo fratello Luigi e suo figlio Bernardino furon pittori. Mario Mennitì di Siracusa (1577 sino al 1640) fu In Roma allievo di Michelangelo da Caravaggio di cui trasportò lo stile in Messina, accoppiando nelle migliori sue opere * la forza del Caravaggio con un morbido colorito „. Antonio Barbalonga (1600-1649) fu allievo del Domenichino di cui seppe appropriarsi abilmente lo stile. Primeggiano fra i suoi allievi Andrea Subba e Antonio Bova. Agostino Scilla (1629 sino al 1700) uscì dalla scuola del Barbalonga e si formò sotto Andrea Sacchi; i suo: dipinti vanno fra i migliori di rjuell'epoca di decadenza. Fra i migliori frescanti nelle vòlte delle chiese annoveratisi Giovanni Tuccari (1667-1743), i fratelli Filocami e Litterio Paladino (1691-1743).
   Cotti elett. Messina (I-II) — Dioc. Messina — P1 T. e Str. ferr. Messina-Catania-Caltanissetta-Palermo.
   Bau so (1300 ab.). — In addietro anche Bavuso, a nord-ovest da Messina da cui dista 21 chilometri. La strada di Messina lascia, dopo Bauso e Divieto, la costa, e sale pel declivio occidentale dei Pel ori tari i. A mezza costa incontra Gesso di orìgine araba occupata poi valorosamente dal gran conte Ruggero. Il suo nome le viene dalle vicine cave di gesso, alabastro, ecc. Di qui la strada continua a salire sino al colle di Rizzo (525 m.), ov'è il Telegrafo di Messina a cui si scende in poco d'ora. Dal Telegrafo, stupenda veduta dello stretto di Messina che sbocca come una corrente poderosa al capo dell'Armi „ ; intorno, nelle alture sottostanti, ricchi colli, castelli, villaggi, ville; sulla sponda opposta le città litoranee e i monti calabri e, in faccia ad esse, sporgente in mare, la falce di Messina. A ovest la splendida costa settentrionale e le isole Eolie con lo Stromboli in lontananza, ma discernibili. Scendendo al basso, a zig-zag, scorgesi la Badiazza, alle falde di monte Rizzo, e quindi Messina.
   Coli, elett. Milazzo — Dioc. Messina — P3 ivi, T. a Spadafora San Martino.
   Calvaruso (1175 ab.). — Situato in una valle dì clima salubre, a poco più di 3 chilometri dal Mediterraneo, a ovest di Messina. È l'antico Calvarusium e il suo territorio produce principalmente vino ed olio di qualità squisita e dei quali si fa cospicua esportazione. Vi prosperano anche i gelsi.
   Coli, elett. Milazzo — Dioc. Messina — Pl a Messina, T, a Spadafora San Martino.
   Santo Stefano di Briga (1304 ab.). — In bella situazione, lambito da un fìumicello che sbocca nel -Tonio, con alcune case di bell'aspetto e parrocchiale di architettura discreta. Vino, grano, olio, frutta ed esportazione copiosa di castagne, limoni e prodotti della pastorizia.
   Coli, elett. Francavilla di Sicilia — Dioc. Messina — P1 T. a Messina.
   Mandamento di. ALÌ (comprende 8 Comuni, popol. 18,099 abitanti). — Territorio alle falde di un monte discosto solo pochi chilometri dal mare. Vi si trovano lapislazzuli e piccole lavorazioni per l'estrazione della galena e del solfuro d'antimonio, nonché una miniera di solfo. Vi sono pure acque minerali
   Ali (3101 ab.). — Sorge al sommo di un colle ameno, a 22 chilometri da Messina, con scalo marittimo distante 4 chilometri sulla linea ferroviaria Messina-Catania.