Messina
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ti Padre Principato, paololto, gran matematico de'tempi suoi ; Pietro de Gregorio e Vincenzo Ferrarotto, giureconsulti di cui le opere citansi con onore nel foro siciliano; Alfonso e Mario Gariddi, altri illustri giureconsulti; Adonnio, principe dell'accademia detta della Fucina, creato conte pel suo raro ingegno ; G. A. Vispe-rano, cappellano e storico di Filippo li, valente filologo e letterato; Francesco di Bisagni, autore di un trattato sulla pittura; Carlo Galluccio, medico, che dettò un trattato sulla medicina galenica; Gerolamo Basilico, giurisperito tanto pregiato per le sue disquisizioni criminali; Andrea Trirnarchi, medico e notoniista; Anna Maria Arduino, celebre poetessa; il gesuita Jannopoli, versatissinio nell'architettura e nei carnei; il poeta Cesare Lancia, autore della Fucina amorosa; Alessandro Staiti, altro poeta di grido; Giovanni Ventimiglia, matematico e storico; Leonardo Paté, grande grecista; Mario licitano, arcade, autore del Ruggero in Sicilia, poema epico pubblicato nel 169S; Pietro Meliniti, basiftlno, grecista e diplomatico; Giuseppe Bonfiglio, che pubblicò nel 1604 una storia antica e moderna della Sicilia; Placido Calanoso, che pose dimora in Parigi, divenne avvocato in Parlamento, maestro alla Corte delle Dame di Francia, e tradusse il Petrarca in francese; Silvestro Muurolico, nipote del prelodafo Francesco, che pubblicò fra le altre opere una Storia delle Religioni del mondo; il cassinese Aliceli», autore di un Itinerario d'Italia nel 1616.
Nei secoli XVIII e XIX vi fiorirono: Andrea Gallo, professore eli matematiche nell'Università di Messina, che scrisse sulle isole Eolie; Filippo Ramei, poeta estemporaneo; Antonio Maria -Jaci, celebre matematico che insegnò il modo di conoscere i gradi di longitudine in mare sin allora sconosciuto e costruì la meridiana del Duomo ; Antonio Traverso, professore di eloquenza e medico valentissimo ; monsignor Grano, insigne epigrafista latino; Andrea Cirillo, preclarissiino letterato; Giovanni Natoli, principe eli Sperlinga, archeologo rinomato ; Jacopo Longo e Carmelo Guerra, celebri giureconsulti; P. Pasquale Romano di Portosalvo, archeologo e naturalista, clic fondò un museo nel suo convento e stampò varie opere nel 1783; Giuseppe Spiriti, economista dottissimo; D. Gioacchino Arrosto, chimico e botanico; Pàolo Aglicti, giureconsulto e antiquario, autore di varie opere ; barone Placido Arena Primo, storico e latinista valente; barone Antonio Bivona, naturalista; Vincenzo Ramondiiii, mineralogista scopritore della ziniite, sorta di minerale; Graziano Franzone, latinista; Natale Catanoso e Carmelo Puglialti, insigni chirurghi; Carmelo La Farina, dotto antiquario; Antonio Sarao, peritissimo nelle scienze fisico-matematiche e filosofiche ; l'avvocato Francesco De Luca, onore del foro messinese ; e Catara Lettieri, filosofo.
Tre sommi Messinesi perdè, non sono molli anni, la patria : il primo è quel Giuseppe La Farina, uomo politico, scrittore vario e segnatamente storico, di cui già abbiam parlalo ; il secondo è il barone Giuseppe Natoli, già senatore e ministro; il terzo è il distinto poeta Felice Bisazza.
Ma anche nelle belle arti vanta Messina una schiera d illustri uomini che vi nacquero o vi posero stanza e vi lavorarono. Va fra i più celebri (\xib\VAntonello da Messina (nato verso il 1440) di cui Messina non possiede che un dipinto veramente autentico, il Trittico del 1473, nel piccolo museo dell' università, mirabile per bellezza di disegno, luce ed aurea trasparenza di tono. Molte chiese eli Messina e molti dei luoghi lungo la costa orientale della Sicilia sino a Siracusa attestano l'influenza di Antonello sulla pittura siciliana. Fu allievo del fan Dick ed introdusse la pittura a olio in Venezia. Anche Antonello Saliba, Salvo d'Antonio e Francesco Cardillo manifestano l'influsso della maniera fiammingo-veneziana di Antonello,
Girolamo Alibrandi di Messina (1470-1524), già soprannominato d Raffaello messinese, è un eclettico e un imitatore senza reale importanza artistica. Più tardi il lombardo Polidoro Caldara da Caravaggio (1493-1543), sepolto in Messina, vi
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