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l'arte Quinta — Italia Insulare
conservasi una bella collezione di vasi in maiolica la più parte di Urbino del 500, L'architettura è semplice; spaziose e ben ventilate sono le sale, diligentemente distribuiti i varii locali per le operazioni, cucine. Direzione, ecc. Uniti all'Ospedale trovansi il Sifilicomio, V Ospizio per le trovatelle e dell 'Infanzia abbandonata. Il cortile dell'Ospedale venne convertito in giardino botanico. L'annua rendita ascende a lire 150,000
Ospizio degù Storpi. — In luogo salubre ed ameno, fondato da Giovanni Minutoli, principe di Gollereale, nel 1827, che lo dotava di ricco censo, il quale fu posteriormente aumentato considerevolmente dalla beneficenza eli Giovanni Walser, ricco negoziante svizzero, morto in Messina, sua seconda patria, dove visse lunghi anni e dove onestamente si creò una fortuna. In seguito altri filantropi cittadini hanno impinguato le rendite con ricchi legati. Vi sono attualmente ricoverati 160 uomini e 20 donne, che per difetti organici o per vecchiaia non possono lavorare.
MONUMENTI
Sulla piazzetta dell'Immacolata si innalza la statua colossale della Vergine, eretta nel 1758
Sulla piazza dell'Annunziata trovasi la statua in bronzo, rappresentante Don Giovanni d'Austria (fig. 114), figlio dell'imperatore Carlo V, la sola rispettata dal popolo in ogni rivoluzione, tra tutte le altre dei Borboni innalzate in epoche diverse, le quali furono abbattute nel 1848 dal popolo durante la sommossa. Nel 1571 Don Giovanni, reduce dalle acque dì Lepanto, dove aveva combattuto con le galere della santa alleanza, di cui era supremo duce, e vinta la memorabile battaglia contro la potente flotta turca, entrava nel porto di Messina trionfante, conducendo seco molte galere nemiche conquistate. Il popolo festante acclamava il vincitore, e la città decretava all'illustre guerriero una statua in bronzo dorato, che fu eseguita dal celebre Calamech, scultore ed architetto, con molta somiglianza e maestrevolmente. La statua è pregevole per le sue linee gradevoli, posa elegante e grazioso atleggiamento.
In mezzo ad aiuola sorge un elegante piedestallo su cui posa la statua del famoso vincitore di Lepanto. I bassorilievi, in tavole di bronzo incastrate nelle quattro facce del piedestallo, rappresentano diverse fazioni della battaglia e l'ingresso trionfale della flotta nel porto.
f Messina è sede di una Corte di appello, dei Tribunali civile e correzionale, commerciale e militare; dei Comandi di divisione militare e di distretto con due caserme; di un'Intendenza di finanza con uffici relativi del Genio civile e militare, ecc.
Quanto al commercio di Messina, cosi ne viene discorrendo, nel suo libro recente La Sicilia, il tedesco Augusto Schneegans, che dimora da lunghi anni a Messina: K In quel porto, alla marina, davanti la dogana che vita, che brusìo, che rumore! Centinaia di navi qui sono ancorate; vapori da tutte le parti del mondo vanno e vengono; Asia e America hanno qui relazioni commerciali al pari dell'Europa e dell'Africa. Messina, sino a pochi anni fa, era l'emporio più importante della parte meridionale del Mediterraneo; ma oggi la sua importanza diminuisce ogni di più. Ad altri porti del nord e del sud le ferrovie trasportano più velocemente ed a prezzi minori i ricchi prodotti della campagna sicula: aranci e limoni, zolfo, frutta meridionali e specialmente il grave e nero vino dell'Etna; e l'antica regina di questi mari vede come le sue provincie s'inginocchiano, una dopo l'altra, davanti a nuovi sovrani. Catania, Milazzo, Reggio, tutti, anche i più piccoli porti, cominciano ad essere indipendenti e a far concorrenza alla vecchia metropoli „.