Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Sicilia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (451/721)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (451/721)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Messina
   419
   PALAZZI
   Palazzo di Città. — In mezzo alla fila di palazzi, o Palazzata, clic incurvasi per quasi due chilometri intorno al porto, sorge il Palazzo di Città, costruito (1806-20) da Tardi Arena e Minatoli, riedificato in parte da Fiore, nel 1848, dopo un incendio che distrusse l'Archivio del Comune, con maestoso colonne e porticato, imponente nel suo assieme, ma di architettura poco slimata. Difetta per il troppo spazio occupato da tutto il palazzo, e perciò non in corrispondenza coll'edifizio. La disposizione dello sale, senza corridoi di separazione, rende poco adatto il palazzo all'uso di uffizi.
   Nel pianerottolo della prima vetta della scala principale vi è una statua di marmo rappresentante Messina con diversi emblemi di commercio e con in mano un rotolo che figura il decreto del Portofranco concesso da Ferdinando II Borbone. La statua ha forme grossolane, paffute le membra, mal disegnata la figura e peggio atteggiata; panneggiamento non studiato dal vero, ma carteggiato. È un primo lavoro di giovane scultore, eseguito nel 1859. Nel pianterreno e primo piano dal lato del mare, sono gli uffici ilei Banco di Sicilia. La migliore sala ben decorata è quella in cui si tengono le sedute del Consiglio municipale. Nella galleria e gabinetto ilei Sindaco vi si osservano taluni quadri di giovani e di adulti artisti messinesi La costruzione di questo grande palazzo costò lire 1,275,000.
   Palazzo Brusaccini, ossia dei Brunaccini, principi di San Teodoro, ora con stabilimento idropallco, in cui è faina e tradizione albergasse il grande Goethe quando visitò, nel 1787. Messina. Vuoisi perfino vi componesse quella notissima e deliziosa canzone di Mignon clic incomincia:
   Quella terra conosci ove germoglia Il cedro? ove tra foglie Brune l'arancia scintillar fa l'oro?
   Palazzo Camerale (fig. (13). — Di recentissima costruzione, sulla piazza Garibaldi, rimpelto il Palazzo di ciltà. È la sede della Camera di commercio ed arti, non che della Borsa de' commercianti, degli Uffici postale e telegrafico e della Gassa di risparmio Principe Amedeo. È un bellissimo edifizio.
   TEATRI
   Teatro Vittorio Emanuele. — Venne architettato dal cav. Valenti di Napoli ed aperto al pubblico nel 1851 dopo quattro anni di lavoro. È il più bel teatro della Sicilia, con 5 ordini di palchetti assai grandi e decorati con eleganza. Il sipario fu dipinto dal Panebianco, messinese e rappresenta Gelone re di Siracusa, in atto di concedere pace ai Cartaginesi dopo la grande vittoria d'Imera a condizione di non immolare più vittimo umane. 1 freschi sono del Conti, i marmi dello Zagari. In centro al prospetto sia un gruppo in marino a tutto rilievo e due bassorilievi fregiano le porle di fianco
   Comode sono le scale che menano ai palchi per lunghi anditi a pareti di stucco lucido. In generale ben distribuita la pianta dell'edilizio. Un portico a tre arcate, ornato di colonne doriche, sul quale soprastà un loggiato di ordine jonìco ad imitazione di quello del famoso antico tempio di Minerva Poliade in Atene, forma la parte centrale del prospetto con un sufficiente aggetto pel passaggio delle carrozze. Il detto loggiato ò coronato da un gruppo marmoreo di statue colossali, il cui soggetto è H Tempo che scopre la Verità per mostrarla alla Diva Messina. Soggetto che non si addice ad un tempio di Tersicore e di Apollo. 11 portico di centro corrisponde convenientemente all'uso cui è destinato. Ai lati del medesimo vi sono due magnifiche sale addette per caffè l'una, e l'altra per gabinetto di lettura. Nel vestibolo vi sono altre due piccole sale d'aspetto.