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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Quinta — Italia Insulare
   Fig. 102. — Messina : Dettaglio della Fontana del Duomo (da fotografìa).
   sorgono quattro ninfe di fattura mirabile, squisita, reggenti una conchiglia (la tazza) su cui stanno quattro putti che sorreggono un globo. La statua d'Orione è sulla sommità sopra un globo e porta nello scudo lo stemma crociato di Messina. Tanto per la perfetta euritmia del suo assieme, quanto per la finezza dei suoi particolari, questa fontana può dirsi il capolavoro del Montorsolì e desta l'ammirazione di chiunque abbia gusto ed intelletto d'arte.
   CHIESE E MONASTERI
   La città di Messina è ricchissima di tempii religiosi, tanto che motti fra essi stanno chiusi e sono conservati solo come monumenti nazionali. Si contavano 180 chiese, 25 monasteri di frati e 15 di monache.
   Duomo (figg. 103-107). — E un grandioso edifizio normanno più volte rimaneggialo. Nel 1092 il gran conte Ruggero fondò in Messina un vescovato (ch'ei sottomise al vescovo di Troina) e fece restaurare l'antica chiesa di Santa Maria, la quale, ricostruita poi ed ampliata nel 1125, fu convertita in cattedrale e consacrata nel 1197. Nel 1254 scoppiò, nei funerali dì Corrado IV, un incendio che distrusse gran parte della chiesa; nel 1260 il tetto fu riattato da re Manfredi e il rimanente restaurato con maggiore splendore, dopo il 1300, da Federico IV d'Aragona e dall'arcivescovo