Messina
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Fig. 101. — Messina. Fonte Nettuno (da fotografia).
otto mascheroni michelangioleschi; il piedestallo più alto m mezzo, anch'esso con mascheroni che versano acqua, è fiancheggiato da cavalli marini e da delfìni che gittano acqua anch'essi ; sopra il piedestallo la statua colossale di Nettuno (alta 4.08 m.) che regge nella sinistra il tridente e impera con la destra alle onde. Codesta statua fu rimossa nel 1888 e venne rifatta dallo scultore cav. Gregorio Zappala, messinese. A destra e a sinistra stanno incatenate le sirene Scilla e Cariddi, la prima danneggiata nel 181-8 dalle bombe e restaurata da Setterio Subba. Le iscrizioni che adornano il fonte furono dettate dall'abate Maurolico.
Fontana del Duomo (fig. 102). — Sorge a sinistra del Duomo, ed è una delle più belle e grandiose d'Italia, costruita nel 1547-51 dal sullodato Fra Giovanni Angelo Montorsoh fiorentino, opera monumentale alta 8 metri con grande sfoggio di figure mitologiche ed allegoriche e grande ricchezza ornamentale. Rappresenta il Trionfo di Orione, fondatore favoloso di Messina, e si compone di tre gradinate sullo quali posa una gran vasca dodocagonale, ornata da delfini, mascheroni, mostri marini; intorno alla vasca stanno le statue allegoriche del Nilo, dell'i?éro, del Tevere e del Camaro, fiumara che scorre al sud di Messina, dalle cui acque la fontana è assai scarsamente alimentata.
A ciascun angolo della vasca fa ornamento un Termine e nei lati vi sono intagliate a bassorilievo delle storielle tratte dalla mitologia, come dire: Il cavalloPesago che fa il fonte Castalio; Europa che passa il mare; Icaro che volando cade nell'acqua; Aretusa conversa in fonte; Giasone che passa il mare sul montone d'oro; Narciso cambiato in fonte; Diana nel bagno che converte Atteone in cervo, ed altre simili, Nel mezzo della vasca quattro tritoni ne sostengono aria seconda, dalla quale