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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Quinta — Italia Insulare
   Giova qui aggiungere un cenno su questa nuova linea ferroviaria in costruzione fra Messina e Gefalù, eseguita dall'impresa Gesaroni Almagià, sollo la direzione dell'ingegnere Gobba. Costeggiando quasi sempre il mare alle falde dei monti verdeggianti di forme arditissime e traversando oasi fiorite di cedri e mandarini che imbalsamano l'aria, la nuova ferrovia potrà dirsi una delle più belle e interessanti del Regno per i paesi pittoreschi e i luoghi storici che attraversa.
   Lasciata appena Messina lo sguardo corre alla spiaggia continentale, a Reggio, ai monti Calabri, al celebre Aspromonte, a Scilla e a Pizzo dal castello diruto, ove fu fucilato nel 1815 il re Murai, La ferrovia s'inoltra quindi fra gli odorosi aranceti, traversa ponti, gallerie (fra le quali la lunghissima galleria Peloritana), acquedotti e vaste fiumane desolate. Trovansi sulla via i rinomati bagni solforosi di Termini ; indi Barcellona, florida pel suo attivo commercio d'olio e di agrumi; lo storico capo Milazzo con la sua lunghissima lingua dì terra ; l'altro famoso capo Tindaro, col suo ricco santuario e la grotta della fata Donnavìlla, e gli scavi del barone Sciacca, ricco proprietario di quei luoghi.
   A pochi chilometri di distanza sta Patti divisa in alta e bassa, ove fu aperta teste la stazione essendo ultimata la ferrovia sino a questa città. L'impresa, col suo personale numeroso, composto d'ingegneri, cottimisti e circa 2000 operai, si è trasferita procedendo verso Gefalù, a Gioiosa Marea, in situazione amena e salubre. Fra le gallerie della nuova linea è notevole quella anzidetta dei monti Peloritani.
   Aggiungeremo in fine che, nel maggio del 1892, il Comitato pei disegni delle navi ha dato parere favorevole al progetto presentato dall'ingegnere Calabretta per congiungere la ferrovia di Reggio-Calabria a Messina con un pontone semovente capace di trasportare 15 carri merci carichi.
   Le strade nazionali sono ; 1° Strada 1ermini-Taormina, con diramazione per Milazzo, lunga chilometri 77.374, dei quali 3.996 in provincia di Catania (non è ancora tutta costruita). — 2° Strada da S. Stefano a Nicosia per Mistretta, chilom. 53.598, dei quali 36.918 in provincia di Messina, il resto in quella di Catania.
   Le strade provinciali sono: 1° Da Messina a Catania, chilom. 53.480. — 2° Tratto da Catrabìco sulla predetta a Taormina, chilom. 3.022. — 3° Da Messina a Palermo per la marina, chilom. 142.299. — 4° Tronco da Barcellona a Castroreale, chilom. 9. — 5° Tronco da Patti a Eandazzo con diramazione sopra Montalbano, chilom. 84200 (non è ancor tutta costruita). — 6° Da Sant'Agata a Pronte (non tutta costruita), chilom. 60.235. — 7° Da Capo Orlando per Santa Domenica a Bandazzo (non è tutta costruita), chilom. 71.391, — 8° Da Giardini a Francavìlla, chilom, 21.412 (non tutta costruita).
   Bilancio dei Comuni. — Il totale dei bilanci preventivi de: 97 Comuni della provincia di Messina per il 1889 era il seguente:
   Attivo Passivo
   Entrate ordinarie ..... L. 5,165,586
   Id. straordinarie.....» 068,351
   Differenza attiva dei residui , . » 539,100
   Partite di giro e contabilità speciali » 1,698,352
   Totale L. 8,371,389
   Spese obbligatorie ordinarie . . L. 3,520,588
   Id. straordinarie . » 1,691,651
   Differenza passiva dei residui . . » 730
   Partite di giro e contabilità speciali » 1,698,352
   Spese facoltative.....» 1,454,068
   Totale L. 8,371,389