Provincia di Messina
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canale, e le loro acque sono meno salse del mare, per effetto di fenomeni tellurici dopo i tremuoti del 1783. Sono assai profondi e sino dall'antichità, come narra reiteratamente Ateneo, e, come ne parlano Lucilio ed Orazio, andavano rinomati pei loro squisiti frutti di mare, cotanto ambiti nei famosi banchetti di Ltfeullo e di Vitellio. Ora codesti laghetti sono vivai d'anguille, di pesce minuto, d'ostriche, di cocciole e il ritrovo degli uccelli di passo: gru, aironi, quaglie in grandissima quantità in primavera; oche, anitre selvatiche, pavoncelli, capiverdi, ecc. nel verno. In fondo al lago più piccolo (panlaneìlo) esistono tuttora avanzi di antichissime abitazioni e si sono portati in luce molti utensili e pezzi di pavimento di vero valore archeologico.
Coste, Golfi, Capi, Porti ed isole. — l due lati, settentrionale ed orientale, della provincia di Messina sono bagnati dal Tirreno il primo e dal Jonio il secondo. La costa settentrionale è più estesa e più frastagliata. Sono notevoli in essa i golfi di Milazzo e di Patti e i capi di Faro, Rasocolino, Milazzo, 'findarò, Calavi e d'Orlando.
Lungo la costa del Jonio trovansi i capi di Scaletta, di Taormina e di Schisò, il gran porto di Messina e il picciol seno di Taormina.
Appartengono alla provincia di Messina le isole Eolie o di Lipari, delle quali abbiamo discorso a lungo nell'Introduzione e ci converrà dire ancora sotto il mandamento di Lipari Isola, nel circondario di Messina.
Geologia. — Di roccie antiche 11011 trovansi in Sicilia che gneis, scisti micacei e scisti argillosi. Il granito e il calcare cristallino vi sono accidentali o subordinati e 11011 costituiscono alcuna montagna. Occupano codesti terreni l'angolo della Sicilia terminato dal capo Peloro, ossia la provincia di Messina. Un esempio di un'intiera montagna di scisti cristallini ci è offerto dal Dinnaniare, o Antennaniare, il gruppo più eccelso della catena Peloritana, a circa 14 chilometri da Messina; la sua base si stende, scevra di altre formazioni, sino alla spiaggia del Dromo a sud, amena terra presso Messina fuori la porta già Imperiale. La cima del Dinnamare, ancorché assai alta, non offre un'ascesa molto ripida, anzi il suo dosso presenta una certa convessità; ma gli è nelle valli ch'esso spiega quel carattere che lo fa tosto distinguere per una montagna di gneis; le quali valli sono piuttosto gole profondissime fiancheggiate di balzi a picco e ramosi Su tutta codesta massa non cresce che una vegetazione scarsa e stenta.
Prodotti agrari e animali. — Xella provincia di Messina la produzione dei cereali non è cosi cospicua come in alcune altre siciliane, le quali ne ritraggono la loro ricchezza principale. Sonvi territori occupati intieramente dagli uliveti e dai vigneti, ovvero dagli agrumeti, dagli orti e dai prati. La vite è sovente associata ai fichi, ai gelsi, agli ulivi ed agli alberi da frutta. 1 luoghi bassi ed irrigui sono destinati agli agrumi ed agli orti; i palustri, ai canneti ed ai pioppi; i piani asciutti e le colline, alla vite ed agli ulivi. Ma in tutti i poderi trovansi disseminati i varii alberi da frutta, com'anco il cipresso, l'olmo, il salice, il mirto, l'acacia e le rose. La coltura forestale è intieramente in montagna e comprende quercie, roveri, cerri, elei, sugheri, faggi e castagni. Gli animali bovini non si allevano generalmente che per la coltivazione dei campi ed esiguo è l'allevamento degli animali suini Fiorisce per lo contrario la pastorizia, segnatamente nel circondario di Mistretta e nel mandamento di Capizzi ove fabbricansi formaggi eccellenti,