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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Quinta — Italia Insulare
   Amodei, nato nel 1629, nella musica. Silvio Boccone, nato nel 1638, fu profondo naturalista e chiaro storico. Francesco Savasta, nato nel 1673, fu bravo medico, valente storico ed araldista. Riuscirono valenli nella pittura Giovanni* Fortolurii, Giuseppe Cam erano, Gaspare Testone, nato nel 1704, e Mariano Rossi, nato nel 1731. Silvestro Bellitti, nato nel 1745, fu un cultore insigne delle scienze naturali. Vincenzo Farina, insigne naturalista, eruditissimo storico e biografo, morto nel 1875. Saverio Friscia, valente medico omeopatico e uno dei più grandi patrioti del Risorgimento, mancato ai vivi nel 1886 (1).
   Coli, elett. Sciacca — Dioc. Girgenti — P1 T. e Str. ferr. Castelvetrano-Girgenti.
   Mandamento dì CALTABELLOTTA (comprende il solo Comune di Caltabellotta). — Il territorio offre vasti campi lussureggianti in cui raccolgonsi in copia cereali, olio, lino, canapa, pistacchi, mandorle, fichi e altre fruita squisite di cui si fa esportazione. Ottimi pascoli, numeroso bestiame, cacio e burro.
   Galtabeìlotta (6891 ab.). —11 nome di Caltabellotta deriva dal saraceno KaV atal Bellut vale a dire castello delle roveri del sughero che crescono sempre nei dintorni. Sorge questa piccola ciltà pittoresca sulla sponda destra del fiume Caltabellotta o Verdura (l'antica Alba) in collina a 18 chilometri da Sciacca e con superbe vedute di terra e di mare. Possiede edifìzi regolari e due antiche chiese interessanti. La chiesa matrice e sacra all'Assunta in vicinanza del castello baronale risale ai primi tempi normanni. Il castello, edificato verso il 1070 da Ruggero, sorge sopra una roccia che sopraggiudica la piccola città, alta 949 metri e che porta il carattere montagnoso dell'intiera regione circostante, uno dei paesaggi più notevoli della Sicilia occidentale. Sopra un ciglione della montagna, a sud-est e discosto solo due chilometri, anche esso con ampio panorama, ergesi, presso il luogo detto Sant'Anna, la cappella Santa Maria a monte Vergine. Fra le rovine dell'antica Trio col a e la città nuova nel piano settentrionale del monte è un grande antro ed una chiesa dedicata a San Pellegrino, A cinque chilometri la chiesa denominata San Giorgio di Triocala, ora in rovine, fu fatta costruire da re Ruggero in memoria di una vittoria segnalata sui Saraceni verso il 1109. Scuole, vari istituti pii ; cereali, frutta, pascoli, bestiame, cacio; fabbriche di calce, cera, olio d'uliva, paste alimentari; argilla finissima adoperata nella fabbricazione delle stoviglie.
   Cenni storici. — Sul luogo della suddetta cappella Santa Maria a monte Vergine sorgeva l'antica città di Triocala (rpta xaW) ossìa Tre cose belle, acqua, frutta ed inespugnabilità „. Essendo il nome di Triocala citato da Stefano Bisantino e da Filisto, è probabile fosse una città o fortezza sicula sin dal tempo almeno di Dionisio il maggiore; ma non se ne trova ora notizia nell'istoria che nella seconda Guerra Servile nel 103-100 av. C. In quell'occasione, Triocala, a cagione della sua situazione inespugnabile e di altri vantaggi, fu scelta da Trifone, capo degli insorti, qua! sua fortezza principale: egli munì la vetta rocciosa su cui era edificata e vi si mantenne dopo la sua sconfitta in campo aperto per L. Lucullo (Diod., xxxvi, 7, 8). Le circostanze della sua caduta non ci furono tramandate, ma Silio Italico allude ad essa come devastata dulia guerra là dove dice: Servili vastata Triocala bello (xiv, 270).
   Cicerone non la registra fra le città municipali di Sicilia, ma ne fa menziono in un passo delle Verrine del Triocalinus ager (Verr., v, 4); e i Triocalini ricompaiono nel catalogo delle città municipali siciliane di Plinio. 11 nome occorre anche in Tolomeo (in, 4, § 14) ma in un modo che porge poco lume rispetto alla sua situazione. Fu sede
   (1) Vedi Vincenzo Farina, Biografie di uomini illustri nati in Sciacca (Sciacca, 1864); — Di Sciacca, della sua storia e de' suoi Bagni rinomati scrisse dottamente il dott. Giuseppe Licata nell'opuscolo illustrato: Sciacca e le Terme Selinuntine (Sciacca, ISSI).