Mandamenti e Comuni del Circondario di Girgenti
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mandorle. Una miniera di zolfo produce 800 tonnellate annue di zolfo greggio di calcarone. Sonvi anche miniere di salgemma e di gesso.
Cenni storici. — Fu fondata nel 1642 e fu un feudo dei Bonanno.
Uomini illustri, — Vi nacque Pasquale Leonardi, soprannominato La Cattolica, morto nel 181-5. Fu dottissimo professore di chirurgia nell'Università di Napoli e direttore della Clinica ostetrica fondata per suo suggerimento.
Coli, elett. Aragona — Dioc. Girgenti — P2 T.
Montallegro (1472 ah.). — Detto anche Angiò, in arida regione con malaria, a 8 chilometri da Cattolica Eraclea e a circa 3 dal mare, lungo la strada da Sciacca a (urgenti. Sul pendio di un colle a sinistra, rinchiusa fra mura in rovine, vedesi la città vecchia unica nel suo genere come quella che è costruita intieramente di alabastro. — Questo scheletro di città, dice Siniond, senza tetti, finestre e porte, è occupata soltanto dagli aloe e dai cacti che \i lussureggiano. Vi si accede soltanto per una scala a zig-zag tagliata nella roccia. — Fu costruita or fa circa 300 anni soltanto e fortificata contro i corsari Barbareschi, ina abbandonata in seguito per mancanza d'acqua. La montagna che le sta a ridosso è composta di un alabastro bianco e grigio giovevole all'architettura decorativa e da cui si trassero ì materiali della città abbandonata. L'ameno borgo moderno possiede un'Opera pia per doti e spese di culto. Grano, olio, vino, somniacco, cacio, agrumi, frutta, lana, cotone ; zolfare.
Cenni storici. — Appartenevi alla famiglia dei Gioenì, i quali nel 1633, per privilegio loro accordato da Filippo III, chiamaronsi duchi d'Angiò.
Coli, elett. Aragona — Dioc. Girgenti — P3 T.
Mandamento di FAVARA (comprende il solo Comune di Favara). — Territorio fertile, abbondante di acque e ricco di zolfare. Vi si rinvengono bei marmi, allume, bitumi ed altri minerali e vi si raccolgono vini e cereali.
Favara (16,160 ab.). — Sorge a 370 metri dal livello del mare, sul declivio di un colle con lieve pendenza da sud a nord e a cui fanno intorno corona altri colli coperti di mandorli, carrubi e vigne. Bella veduta della valle opulenta ai suoi piedi sino alla marina e dei monti selvaggi di Palma a cui si va per un sentiero lungo 16 chilometri a traverso monte Molladizzo. A nord-est, Castrofìlippo col vasto palazzo di Aragona, e, a sinistra, il castello di Naro. La Rocca di Stefano, che domina coi suoi precipizi scogliosi la valle in questa direzione, porge una veduta notabile.
ti nome di Favara, a 13 chilometri da Girgenti, manifesta la sua origine saracenìca (Fawarah, in arabo sorgente) e molt'acqua infatti scorre nel suo territorio. Credesi da alcuni che i ruderi i quali si osservano sul monte a nord-ovest del paese, fra cui una torre detta Caltafaraie, siano gli avanzi di una grossa borgata saracenica detta Rojafabar.
L'interesse principale dì Favara si accentra ora nel suo castello feudale edificato nel 12S0 da Federico Chi ararti onte nella piazza. È un bell'edilìzio quadrato in bianche pietre da taglio con piccole finestre ogivali o tonde. Un piccolo portone a sesto acuto introduce in una corte ad archi a traverso mura di grande spessezza. Una scala in pietra mette al piano soprastante ove è una piccola cappella in rovine in cui si entra per una bella porta anch'essa a sesto acuto. La cappella è divisa in due parti quadrate da un arco acuto poggiante su colonne di bianco marmo con capitelli a foglie di acanto; una di queste parti è illuminata da un cupolino sorretto da pilastri come nelle primitive chiese normanne di Palermo. La piccola abside nel muro a est è acuta ed il suo arco è basato sopra colonne di porfido o di marmo incrostate di musaici, con negli ornati quel misto di stili greco e normanno comune nell'architettura primitiva della Sicilia. Fuori della cappella è un'alta arcata circolare con vòlta riccamente decorata.
15 — Lia Patria, voi. V