Mandamenti e Comuni del Circondario di Girgenti
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ili un milione e mezzo per la costruzione di un nuovo porto che comprende il vecchio, ha una superficie riparata di 18 ettari con 3-7 metri di fondo e la bocca di 3G0 metri rivolta a sud-sud-est. Viti, ulivi, mandorle, ogni sorta d'agrumi, grano, frutta e pesca abbondante. Miniere di zolfo, gesso e salgemma; raffineria di zolfo, navigazione attivissima di cabotaggio per l'esportazione.
Coli, elett. (Urgenti — I)ioc. Girgenti — P2 T. e Str. ferr. Porto Empedocle-Girgenti-Palermo
e Girgenti-Catania.
Raffadah (773G ab.). — Sembra che il nome strano derivi da li'affa, terre di un Ali (l'affa d'Ali) di cui s'impadronì Gloriando di Monteaperto. Giace ili amena situazione, in vetta ad un colle bagnato dal fiume Drago. Grano, olio, frutta, pascoli, bestiame numeroso e cacio con molta esportazione.
Cenili storici. — Nei secoli IX e X era un villaggio abitato dai Saraceni, espulsi i quali dall'isola, fu distrutto e sulle sue ro\ine fu edificato, nel secolo XVI, l'odierno llaffadali dal suddetto Monteaperto che lo tenne in feudo per sè e i suoi discendenti col titolo di principato.
Coli, elett. Aragona — Dioc. Girgenti — P2 T.
Mandamento di ARAGONA DI SICILIA (comprende 3 Comuni, pop. 1G,359 ab.). — Territorio in monti e colli ; la produzione principale di questo suolo è quella dei mandorli. Nell'ex-feudo Maccalubi e Dieselli esistono sorgenti di fango salato con gaz infiammabile, dette appunto Maccalube; il fango esce dalle fontane e span-desi nelle vicinanze, isterilendo i terreni per cui passa. Gettandovi una pietra o immergendovi un lungo bastone, veggonsi con grande violenza respinti, dopo qualche tempo. L'acqua che scaturisce da queste sorgenti è tiepida, torbida e di odore penetrante.
Aragona (12,G59 ab.). — Sul pendio di un colle, a circa 22 chilometri dal mare d'Africa e a 15 da Girgenti, al termine del tronco ferroviario Santa Caterina Xirlii-C.atanìa e al principio del tronco Roccapalumba-Palermo ; è mal costruita, ha strade rettilinee in gran parte e varii begli edifizì fra cui due ex-conventi, un teatrino elegante ed alcune chiese. Nel castello, in pessimo stato, erano raccolti in addietro quadri ed oggetti d'antichità. Opere pie Carmelo Rotonda e Travali. Gli abitanti, come quelli di Comitini, lavorano nelle zolfare, e sui carri ferroviari nelle stazioni veggonsi accatastati i pani o dadi gialli dello zolfo. Cereali, pascoli naturali. Miniera di zolfo. Dalla stazione di Aragona si va in poco d'ora alle prementovate Maccalube, o vulcanetii di fango (30 circa) sparse sopra un piano (2G2 m.) argilloso, melmoso, lungo 150 e largo 50 passi.
Cenni storici. — Ebbe il nome da Beatrice Aragona, madre di Baldassare Naselli che vi edificò il suo palazzo baronale e la tenne in feudo.
Coli, elett. Aragona — Dioc. Girgenti — P2 T.
Comitini (2310 ab.). — Presso le falde di un monte, a 3 chilometri da Aragona; è la regione più ricca di miniere di zolfo fra le quali quelle denominate Crocilla e Fclicia danno lo zolfo migliore. La produzione annua dello zolfo calcolasi di quasi 11,000 tonnellate. Nel monte detto Castellacelo sgorgano sorgenti solfuree.
Coli, elett. Aragona — Dioc. Girgenti — P3 T. e Str. ferr. Caltanissetta-Palermo.
Sant'Angelo Muxaro (1390 ab.). — Villaggio a 11 chilometri da Raffadali e poco discosto da un forte saraceno detto Mushar, in fertile territorio che produce grano, olio, mandorle, pistacchi e ne fa traffico.
Cenni storici. — Fu già feudo della famiglia Pignatelli
Goti, elett. Aragona — Dioc. Girgenti — P2 ad Aragona, T. a Raffadali,