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Olire la più volte citata porta Aurea (la porta al mare, della quale scrive Livio per porta»! ad mare fcntitem), liavvi la cosidetta Tomba di Terone (fig. 86), ma rizzata lungo tempo dopo di lui nel secondo periodo d'Acragas (405-200 av. G.) e che lo Schnbmig suppone possa essere invece un monumento in onore di Timoleone sepolto in Siracusa. Essa infatti non corrisponde alla descrizione 111 Diodoro della magnifica tomba di Terone cui l'intervento subitaneo di un fulmine scampo dalla disimpone, quando Annibale ordinò fossero atterrali tutti i sepolcri in vicinanza della città per munirla coi loro materiali. Sempre però quel monumento dorico-ionico a due piani porta il nome
.....ilei buon Terone.
Lui salutar fvrf canni oggi ne lice Ospite giusto e degno, 1 l'Agrigento sostegno, Signor d'invitte genti I onor di generosi avi possenti.
(l'isiMito. ithmfi.. II).
Dieci minuti a sud, nella pianura a grano, incontrasi la solitaria e moderna Casa di San Gregorio, la quale contiene gli avanzi di un dorico Tempio i>i Esculapio descrii lo da Polibio. Codesto tempio (il cui stilobate/ era lungo 20 metri e largo 9 e la cella lunga m. 7.63) godeva di una grande fama di santilà e conteneva la famosa statua di Apollo di Mirone, rapita dai Cartaginesi, ricuperata da Scipione Africano e che il Verre tentò indarno rubare.
Di altri tempii ancora andava superba Agrigento, il più antico dei quali era probabilmente (juello di Gioir Atabirio. il cui culto venne da Rodi, e quello di Minerva, ambedue al sommo della lìnpis Atìunaea (Polih., ix, 27). Questi due tempii sorgevano sulla rupe, e di uno di essi si vedono gli avanzi della gradinata a nord, nella quale si scende, per un andito appositamente costruita per cura del Governo, sotto la chiesetta di Santa Maria dei (ìreci, che ha la parete sud poggiata sopra talune delle colonne del tempio. Quello di Giove l'olito (o cittadino, giusta il racconto di l'olìeno), pare dovesse essere quello che si dice di Cerere e Proserpina, sul quale sorge la chiesetta di San Biagio. L'Arce, o Acropolis, sorgeva sulla cima della rupe, o\e ergesi la città moderna.
Da alcuni pochi rottami argomentasi la situazione dell'antico Teatro, di cui non sopravvanzano che alcune fondamenta. Nei dintorni dell'antica e della moderna città veggonsi scavali nella roccia innumerevoli sepolcri.
Nel 1866 furono eseguiti, per ordine del Governo e sotto la direzione dell'ingegnere Cavallari., alcuni scavi e fu scoperto il piano di una intiera casa dell'antica Agrigento in cui veggonsi l'intiero colonnato dell'atrio ed i muri all'altezza di circa due metri, i pavimenti delle stanze a mosaico ed il bagno, con pareti rivestite di uno smalto od intonaco di argilla cotta (1).
IL — Parte settentrionale con la città moderna.
L'odierna Girgenti offre ancora in gran parte un'antica massa di case sul dorso superiore di un colle e dista una buon'ora dal mare. L'antica acropoli sorgeva sulla sua area la quale ò quadrangolare secondo la rosa dei venti ed ha perciò anche
(1) Dei tempii e delle altre ruvine di Girgenti trattarono Diodoiìo, Cicerone e altri autori classici, e, i,i tempi a noi più vicini, Serradiealco, Antichità della Sicilia; plcone, Memorie storiche agrigentine e Guida per Girgenti e suoi dintorni; Swinburne, Tvarels; Smith, Sicilg; Li'Orville, Si e ala ; Sieeert, Ali it/as; Grehorovius, Siciliana; Holm, Geschicltte Siciliens im Alterthum, ed i seguenti altri : QuatkemerB de Qihncy, Marchese IIaus, Cocicerell, Kleoze, Tommasini, Kepiialidls, ecc.