Giifjenli
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Fig. Si, — Girgenti: Tempio di Ercole (da fotografia di Sosimeh).
longitudinale, le angolari inclusive, e sette semicolonne in ciascuna fronte, delle proporzioni più colossali e basti il dire che dentro le scanalature poteva capire comodamente un uomo. Mancava il consueto libero circuito colonnare dacché le colonne sono di fuori cinte per metà da un muro e corrispondevano nell'interno ad altrettanti pilastri ; il tempio era perciò pseudo-periptero, come dicevano i Greci.
Codesto tempio gigantesco di Giove Olimpio, detto anche Olimpico, è l'unico tempio di Acragas di cui sìa sicuro ed indubitato il nome. Fu incominciato dopo la grande vittoria d'Imera (480 av. G.) e vi lavorò un gran numero di prigionieri cartaginesi; condotta sino al tetto, la costruzione fu repentinamente e per sempre interrotta dalla conquista della città pei Cartaginesi nel 406 av. G. La sua lunghezza coi gradini ragguagliasi a metri 110.80, la larghezza a 55.70, l'altezza delle semi-colonne col capitello a metri 16.83.
Diodoro Siculo, che ce ne ha tramandato la descrizione (Diod., xiìi, 82), dice che i frontoni erano di grandezza straordinaria, ornali particolarmente da due grandi bassorilievi lavorati con arte singolare. Il primo, nella parte est, rappresentava la Battaglia dei Giganti, e il secondo, a ovest, la Conquista di Troia in cui ogni eroe appariva nella sua particolarità caratteristica.
43 — La Patria, voi. v.