Oli-penti
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rimano in piedi che una mezza colonna scanalala del diametro di circa due metri e una gran parlo della gradinata. Veggo usi all'ingiro inassi riquadrati, colonne atterrale, capitelli, teslo di leoni scolpile, frammenti d'alto rilievo, pezzi di fregio di trabeazione, alcuni dei quali scolpili c dipinti con colorì rossi e rilestn
Non ba gran tempo fu sgombrata parte della gradinata dal lato di mezzodì e in mezzo alle rovine fu dissotterrato un pezzo del cornicione con la grondaia scolpita
Fig. SO. — Girgenti : Porta della chiesa di San Nicolò (da fotografia di Sommer).
a testa di leone, e con le modanature che coprivan l'embricato. La lunghezza del tempio misurava, con la gradinata, 73.42 metri e la larghezza 27.5G. Le colonne erano scanalate in numero di 20. Secondo il Serradifalco questo tempio era ipetro, ossia aperto nel mezzo. La cella era cinta di mura con due colonne al pronao e due al postico. Vi si rinvenne ultimamente una statua di Esculapio che conservasi nel Museo dell'Università di Palermo. Il tempio era dipinto e bei frammenti polìcromi ammiransì nel Museo di Palermo. Era anche ornato della statua di Ercole, di bellezza singolare, che il celebre pretore Verre tentò, come narra Cicerone, far rapire nottetempo dai suoi schiavi; ma gli Agrigentini, fatti avvisati dai custodi del tempio, diedero di piglio alle armi e cacciarono i rapitori (Cic., Verr,, iv, 43).