Provincia ili Rirgenli
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altezza; sul pendio del inorile scavasi un imbuto rotondo e giù in fondo dov'è appuntato cingesi di un muro nel quale ò una porticella e un tubo di ferro con rubinetto viene introdotto nella parte più profonda dell'imbuto. Come prima il muro ha fatto presa rassodandosi, l'imbuto riempiesi di minerale di zolfo finché un rotondo cumulo di esso ergas. in alto. Si appicca quindi il fuoco dalla suddetta porticella e il cumulo si consuma lentamente bruciando. Poche ore dopo incomincia a fumare per essersi acceso lo zolfo e brucia cosi per giorni e per settimane. In fondo all'imbuto raccogliesi lo zolfo liquefatto dal calore e si versa lentamente, passando pel tubo, in cassette di legno quadrate di una certa grandezza e capacità. In esse lo zolfo si condensa e s'indurisce dopo qualche giorno in pani o pezzi cubici che trasportatisi poi a schiena d'asino alla ferrovia che li trasmette a Porto Empedocle o a Catania, ove rimangono in deposito finché 1 vapori li esportino in tutte le patti del mondo.
L'esportazione dello zolfo dalla Sicilia meridionale, principalmente da Porto Empedocle o Girgenti, da Catania, Licata e Terranova, ascese, nel 1888, a quasi 290 milioni di chilogrammi, quantunque lo zolfo ottenuto non rappresenti che la metà circa di quello contenuto nel minerale della produzione, consumandosi il resto nei calcaroni dove serve di combustibile.
Altri minerali. — Nella provincia di Girgenti, e segnatamente nei distretti di Cam inarata, Raealmuto e Grotte trovansi anche strati poderosi di salgemma di eccellente qualità cristallina. Nelle adiacenze di Villafranca trovatisi bei marmi screziati di bianco e di rosso e in varii luoghi agate di colori diversi, alabastri e diaspri.
In vetta al monte San Calogero, in vicinanza di Sciacca, le antiche terme di Selinunte furono restaurate per la cura di varie malattie. Appiè della stessa montagna sgorgano quadro sorgenti di acque minerali diverse.
Industria e commercio. — L'agricoltura e la pastorizia costituiscono nella provincia di Girgenti, in uu coll'estrazione dello zolfo, le occupazioni principali, il che fa sì che l'industria manifatturiera non vi è in gran fiore. Vi si fabbricano però buoni caci e burro, si raccoglie larga quantità di miele e di soda e vi sono fabbriche di terre cotte, sapone, cera, regolizia, salnitro, paste alimentari, concerie e laboratori d'incisione in pietre dure. Il commercio è principalmente di esportazione dei prodotti locali, e, in ispecie, di grano, olio, zolfo, riso, mandorle, salnitro, ceneri di soda, somniacco, pistacchi, agrumi, pesce salato, salgemma, ecc. Molti i legni che partono annualmente per la pesca sulle coste e in alto mare.
Strade ferrate, nazionali e provinciali — Tn ordine alle strade la provincia di Girgenti si trova in condizioni migliori di ogni altra provincia della Sicilia. Incominciando dalle ferrovie, che sono le grandi arterie del commercio, due sono le linee ferroviarie che percorrono questa provincia:
1° La linea che partendo dal mare a Porto Empedocle si dirige da sud a nord, e uscendo dalla provincia, a Cammarata attraversa la Sicilia quasi in linea retta sino a Termini Imerese, dove piega ad occidente dirigendosi a Palermo;
La linea Licata-Canicattì-Caltanissetta, con un tronco che staccandosi da Canicaltì va ad unirsi alla prima linea ad Aragona.
Due anche sono le strade nazionali che percorrono questa provincia:
1° La strada Palermo-Girgenti, per Corico ne e Bivona, lunga chiloni. 53.379; 2° Strada Manganaro-Girgenti, chilometri 36.137,