Mandamenti e Comuni del Circondario di Caltagirone
307
cospicui cittadini. Per risarcimento del distacco suddetto di San Cono dal Comune chiese, nel 1862, al Governo l'innalzamento a capoluogo di mandamento, ma non fu esaudito. Con. e,ett. Caltagirone — Dioc. Caltagirone — Pa T,
Mandamento dì RAMMAGCA (comprende 2 Comuni, popol. 7996 ab.). — Territorio fertile in cereali, vino ed olio di molto pregio, dei quali, com'anco del lino e della soda, si fa ragguardevole esportazione. Pascoli limitati e bestiame di poco rilievo.
Ramiuacca ((>052 ab.). — D'origine recente, sorge sui colli che limitano la Piana di Catania in vicinanza del suddetto lago dei Palici. Vie lunghe e rettilinee. Sino al 1830 non ebbe che una chiesa della Natività della Madonna, ma nel 1842 ne fu costruita una nuova più grande che divenne la primaria. E un aggregato di grosse borgate che hanno per centro amministrativo quella chiamata Giarclinclli, Miniera di zolfo, la quale produce 462 tonnellate annue di minerale. Due sorgenti minerali fredde, una solforosa e 1 ultra salina.
Cenni dorici. — Appartenne in feudo, con titolo di principato, ai Gravina ed ai baroni di Ranciolo e Marabino.
Coli, elett. Regalbulo — Dioc. Caltagirone — P2 T.
Raddusa (194-4 ab.). — A 20 chilometri da Ranunacca, in territorio fertile in grano e in biade, ina scarseggiante in olio, vino e frutta che traggonsi dai paesi circonvicini. Acque solforose esaline; cava di gesso; piriti di ferro. Miniere di solfo, le quali producono 880 tonnellate annue di minerale.
Cenni storici. — Sino al 1860 fu una borgata di Ranunacca ed, innalzato nel 1861 al grado di Comune, ebbe aggregati varii borghi.
Coli, elett, Regalbuto — Dioc. Caltagirone — P2 T. e Str. l'err. Catania-Caltanissetta.
Mandamento di VIZZINI (comprende il solo Comune di Vizzini). — Territorio montuoso e scarso perciò di cereali ma abbondante di alberi da frutta e di viti e con pascoli che permettono l'allevamento di un bestiame numeroso.
Vizzini (14,324 ab.).*-* Città importante costruita sopra due colli presso le fonti del Dirillo in situazione saluberrima, a 31 chilometri da Caltagirone. Alcune fra le sue chiese contengono dipinti meritevoli di osservazione, in quella già dei Minori Osservanti è una statua marmorea della Vergine del Gagini (1537) ed un bel quadro della Madonna col. Bambino di Antonello Desaliba di Messina (1509). Nell'altra chiesa, detta Santa Maria de'Greci, ammirasi un trittico antico rappresentante vani fatti della vita della Madonna e con un'iscrizione che indica ìl suo trasporto dalla Grecia nel 385. La chiesa principale però è quella di San Gregorio Magno, patrono della citlà, edilìzio imponente per architettura e per mole, con una ricchissima statua d'argento del Santo, una pisside di gran valore e due superbi quadri del Paladino di Firenze rappresentanti la Vergine della Mercede e il Martirio di San Lorenzo.
Sono anche primarie le altre due chiese di San Giovanni Evangelista e San Giovanni Battista, la prima antichissima e la seconda con una bella statua del Precursore scolpita nel 1533 da Vincenzo Archilafes, catanese. Antiche e pregièvoli per architettura sono anche le chiese di Sant'Antonio, di San Nicola di Bari e di San Vito.
Ricchi d'ornati e di aspetto elegante sono gli edifizi privati ma inediocii le vie. Un'ampia piazza stendesi nel centro della città davanti il Palazzo comunale a tre piani, costruito nel 1800 in cui è anche un Teatro con tre ordini di palchetti e belle decorazioni. Un'altra piazza pel pubblico passeggio è ornata di alberi, di aiuole e sedili e di un palco per la banda musicale. Pregevole biblioteca civica con collezione di antichità rinvenute nel territorio. Anche i privati serbano nelle loro case monete, conchiglie, oggetti di storia naturale, ecc. Vasto ed elegante casino, società artistiche