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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Caltagirone
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   Aci Catena (5414 ab.). — Alla falda orientale dell'Etna, scendendo con dolce declivio al mar Jonio, in terreno qua e là misto marnoso e vulcanico e altrove argilloso vulcanico, acconcio a qualunque cultura. Ila due lunghe vie lastricate, una ampia piazza, due piazzette e buoni edilìzi pubblici e privati. La casa municipale fu costruita nel 1853 davanti la chiesa madre; imponente l'edilizio scolastico coi pubblico orologio sul frontone. Nuovo camposanto.
   Vi sono 22 chiese, fra cui le basiliche di Santa Ilaria la Catena e di San Filippo, vaste e ricche di marmi e stucchi: eremo di Sant'Anna, assai piltoresco; Conservatorio di vergini, fondato nel 1756; Ospedale degli abbandonali, fondato nel 1762 e il palazzo baronale dei principi di Aci e Oampofiorito di Reggio, ultimi feudatari del luogo. Vini, olii, grani, canape, lino, limoni, aranci. Acqua solforosa fresca per bagni o bevande, che, scaturendo in luogo di aria malsana, trasportasi altrove su quadrupedi. Una fabbrica da panni, fabbriche di sapone e paste alimentari.
   Cenni storici. — Deriva, come gli altri Ari, dagli abitanti dell'antico Aci Castello, che tu disertalo nel 1169 m causa del tremuoto. Diventò infine popolatissimo; nel 1610 si fraziono in due Comuni, di cui uno Acireale, l'altro San Filippo la Catena. Sulla porta della chiesa si legge la iscrizione: Totiits Aris Mater et Caput, locchè dimostra come questa era la chiesa parrocchiale e principale di tutte le frazioni della vecchia Aci. Nel 1192 fu dato in feudo al vescovo.
   Enrico l l'incendiò. Passò nel 1296 in feudo al vescovo di Catania, che fu il tormento dei suoi abitanti. Nella guerra tra Federico e Roberto di Napoli, nel 1325, le sue campagne furono devastale ed arse. Perseguitato dagli Angioini fu infeudalo a Blasco Alagona nel 1362. Sotto Carlo V si riscattò per tributo. Sotto Filippo IV fu di nuovo infeudato, ad onta del tributo di riscatto.
   Nel 1819 fu innalzato al grado di capoluogo di circondario corrispondente al mandamento odierno. Nel settembre del 1826 gli abitanti di Aci Sant'Antonio ottennero di essere staccati da Aci Catena e di avere una speciale amministrazione municipale. Nella ripartizione degli onori e degli oneri la qualità di capoluogo di circondario essendo stata accordata ad Aci Sant'Antonio se ne lagnarono più volte quei di Aci Catena, ma senza alcun frutto, essendo oggi ancora l'altro Comune sede del mandamento da cui dipende Aci Catena.
   Uomini illustri. — Furono parecchi, fra i quali i seguenti Arcangelo Tropea, casista profondo del secolo XVII; Francesco Rossi, dottissimo giurisperito, autore di un volume di tesi feudali intitolato : Conspectus juris publici et fcudulis comunis ac siculi in theses rcdactus; Emanuele Rossi, di lui fratello, che per dottrina e amor patrio fu carcerato edesigliato sotto Ferdinando! ed eletto poi deputato al Parlamento siciliano dal 1S10 al 1814, riuscì a far abolire i privilegi dei fedecommessi e delle primogeniture e per la sua eloquenza fu soprannominalo il Mirabeau siciliano ; nel lb20 fu eletto membro del Parlamento napoletano, indi consigliere di Stato finché venne di bel nuovo esigliato e morì di 75 anni nel 1835 lasciando alcune opere manoscritte. Entrambi morirono in Catania ov'eransi stabiliti. Coli, elett. Acireale — Dioc. Acireale — P3 T,
   Mandamento di CASTIGLIONE DI SICILIA (comprende il solo Comune di Castiglione di Sicilia). — Territorio fertilissimo principalmente in cereali, olio e castagne. Sorgente d'acqua minerale presso il cosidelto Fonte delle Camere.
   Castiglione di Sicilia (9562 ali.). — Castrum leonis, a 30 chilometri da Acireale, sorge repente dalla valle sopra una roccia quadrata con doppia cresta, su cui si innalzano una chiesa con cupola e le rovine di un castello feudale formando insieme una veduta pittoresca nella scena di quella regione. Ha buone strade, mediocri edilìzi e non poche istituzioni. Notevole fra le chiese la collegiata degli apostoli Pietro