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Parte Quinta — Italia Insulare
residui di terme in mattoni a Foggiata (20 minuti da Adernò) e in ruderi di un acquidotlo romano a l'onte Carcaci, a ovest lungo il Sirneto (Vedi Bisca», Viaggio in Sicilia, pp. 57-00; Ortolani, Diz. geogr. della Sicilia, p. 13).
Adernò fu feudo della famiglia Moncada col titolo di contea.
Coli, elett. Bronte — Dioc. Catania — P2 T.
Mandamento di BELFASSO (comprende 3 Comuni, popol. 11.372 ab.). — Il territorio si stende sulle falde dell'Etna, ò assai fertile in varii prodotti e fornisce grano, lino, uve, al commercio d'esportazione.
Baipasso (7854 ab.). — Movendo da Paterno, la strada sale e traversa un vecchio letto di lava, lasciando addietro il villaggio, abbandonato per la sua insalubrità, di Belpasso Vecchio e si arriva quindi alla moderna città di Belpasso a 15 chilometri circa da Catania. La magnifica chiesa principale dell'Immacolata, nel centro del paese con davanti un'ampia piazza, possiede qualche dipinto di pregio ed arredi notabili. Società di mutuo soccorso, scuole elementari e parecchi stabilimenti industriali. Crano, uve, mandorle, segala, orzo e lino con esportazione notabile. Fabbriche di cera, saponi, paste alimentari, ecc. Banca popolare cooperativa.
Cenni storici. — Nella terribile eruzione dell'Etna, avvenuta nel 1609, le infocate lave irruppero su Belpasso e in breve tempo tutto lo sommersero in un mare di fuoco. Gli infelici abitanti si rifugiarono a Catania, e, col soccorso del Governo e col poco ch'erano riusciti a sottrarre all'incendio, si fabbricarono un sobborgo. Dopo qualche tempo l'amore del suolo avito li trasse a rifabbricare il borgo nel luogo che era stato desolato dalla tremenda catastrofe.
Coli, elett. Paterni) — Dioc. Catania — P3 T.
Gamporotondo Etneo (637 ab.) — Allo falde dell'Etna o a 6 chilometri da Bei-passo, in terreno fertilissimo e ferace di ottimi vini con esportazione notabile
Cenili storici. — Fu un possesso feudale della famiglia Moncada dalla quale passò ai Beodato. La grande eruzione del 1669 lo devastò intieramente e fu ricostruito poco lungi in luogo quasi piano.
Coli, elett. Paterno — Dioc. Catania — P2 a Mascalucia, T, a Belpasso.
Nicolosi (2881 ab.). — Sul fianco meridionale della regione inferiore dell'Etna, ultimo luogo della regione coltivata ed al principio della boschiva, è rinomato perchè dì là si pigliano le mosse per l'ascensione dell'Etna.
Da Catania a Nicolosi corrono 15 chilometri di buona strada rotabile. Lasciata addietro villa Bellini lungo la via Etnea, si trova a sinistra l'Orto botanico e alla estremità del borgo un rondò con a deslra gli avanzi dell'antico acquidotlo. Ai due lati campi di grano, vigneti, uliveti, aranceti e mandorli. In capo a 10 minuti si arriva a piazza Gioeni, con a destra villa Manganati in mezzo ad una vegetazione portentosa, e, a sinistra, villa Buon Cuore, con vegetazione anche più lussureggiante. La via del Bosco piega quindi traversando la Barriera, borgata animata con case di lava a pie' dei colli del Fasano e della Leucatia, e, godendo in pari tempo della vista del mare, del panorama di Catania e di una verde vallata, si passa pel Comune di Gravina (Plachi) e si arriva a Mascalucia. Seguitando la strada dopo Torre del Grifo e nelle vicinanze di Nicolosi il passaggio si fa più aspro ; non più ville in mezzo agli aranci e ai limoni, non più prati erbosi, ma poche vigno e la celebre ginestra etnea fra nere lave. A Nicolosi, con basso caseggiato di squallido aspetto perchè formato dì lava e situato in mezzo a nero scorie e sabbie vulcaniche, trovasi l'ufficio del Club alpino per l'ascensione al cratere.
Pel ritorno a Nicolosi conviene scendere dal lato settentrionale del monte e dare uno sguardo alla Grotta o Fossa delle Palombe, uno dei minori crateri della