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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Catania
   271
   di inaudito vandalismo. Catania fu data alle fiamme, e molte famiglie piangono ancorai loro cari. Ma finalmente il 18G0 vide sbalzato dal trono l'ultimo rampollo di casa Borbone; e Catania fu sollecita ad innalzare la bandiera della libertà.
   Uomini illustri. — Grande è il numero di essi cosi nei tempi antichi come nei moderni. Incominciamo dagli antichi:
   Caronda, uno dei più celebri legislatori dell'antichità, le cui ottime leggi furono accettate, non pure in Sicilia, ma anche nella Magna Grecia come abbiamo visto; autore della legge delle pubbliche scuole a carico dello Stato, e dell'obbligo dei cittadini di ogni classe d'inviarvi 1 figliuoli, fu perciò il fondatore del Ginnasio catanese che fu poi restaurato da M. Marcello, bruciato da Arrigo Svevo e ristabilito da Alfonso II di Aragona.
   Catania fu anche residenza del celebre lirico greco Stesicoro (verso il (500 av. C. ) il quale vi morì e fu seppellito in un magnifico sepolcro fuori una delle porte della città la quale prese il nome di Porta Stesichoreia (Snida s. v. Ssj^spoì). Anche Senofane, il filosofo Elcatico, passò in Catania gli ultimi anni della sua vita (Diog. Laek., ix, 2, § 1), il che dimostra che sin dai tempi più remoti Catania era una città culla e raffinata.
   La prima introduzione della danza coli' accompagnamento del flauto è anche attribuita da Ateneo (1, p. 22) ad Androne cittadino di Catania; e il primo orologio solare (gnomone) collocato nel Foro Romano vi fu portato, nel 2G3 av. C., da Valerio Messala da Catania (Varr. ap. Pus», vii, G0).
   Ma poche associazioni connesse con Catania furono più celebri nell'antichità della leggenda dei Pii Fratres, Anfinomo ed Anapia, i quali, nella grande surriferita eruzione dell'Etna, abbandonarono ogni loro avere recandosi in ispalla, per salvarli da certa morte, i loro vecchi genitori, sì che la lava stessa si appartò, dicesi, per non offenderli e lasciò loro libero il passo. Furono erette statue in loro onore e il luogo ove furono poi seppelliti fu denominato Campus Piorum. I Catanesi impressero persino le figure dei due giovani affettuosi sulle loro monete e la leggenda divenne un tenia favorito di allusione e declamazione fra i poeti latini, fra gli altri Lucilio e Claudiano (Pacs., x, 28, § 4; Conon., Iìarr., 43; Filostr., Vii. Apoll., v, 17; Lucil., Aetn., G02-G10; Claud., Idyll., 7, ecc.).
   Fra gli antichi Catanesi illustri sono ancora da ricordare Filonide, medico insigne, e Pitone, poeta, oratore e segretario di Filippo, re di Macedonia.
   Dei moderni ricorderemo i seguenti: il benedettino A. Senesio del secolo XIV, letterato di gran vaglia, autore di parecchie opere; Eustachio Penìa, filosofo e medico di grido del secolo XV; Niccolò Tedeschi o Tudisco, dottissimo cassinese, anch'esso del secolo XV; V. Cutelli, celebre dottore in teologia e giurisprudenza, arcivescovo di Catania nel secolo XVI; G. B. Platamone, dotto giureconsulto, ambasciatore, nel 1435, presso il Duca di Milano ; Cosimo Nepita, valente legista, primo commentatore delle Consuetudini, catanesi, del secolo XVI; Giovanni Filirigeri, del secolo XV, buon poeta, valoroso capitano che s'illustrò nelle guerre del re di Cipro contro i Turchi in Armenia e fu senatore di Roma; Blasco Lancia, giureconsulto; Filippa la Catanese, ch'ebbe molta parte nelle vicende del Regno di Napoli sotto la regina Giovanna I ; Mario Cutelli, sommo giureconsulto del secolo XVII ed autore di un Piano del Codice Siculo ; l'abate Vito Amico, storico illustre per le sue svariate opere, fra le quali va annoverata la Catana illustrata ed il Lexicon Topogr. Sieuhtm/ Rosario Scuderi, illustre medico del secolo XVIII ; Olivio Sozzi, buon pittore dello stesso secolo; Ignazio Paterno-Castello, principe di Biscari, archeologo, filosofo, mecenate degli studiosi, autore di moltissime opere pregiate, morto nel 178G; Pietro D'Amico, giureconsulto dottissimo del secolo XVII; Pietro Gravina, letterato e poeta;