Catania
251
tempi del santo. Cambiò varie volte di sito, ed ora gode di esteso casamento, di delizioso giardino e di terrazza che domina tutta la città. Federico III ed Alfonso lo arricchirono di beni; e le figliuole naturali del primo, Isabella, Giacoma ed Elisabetta, che vi soggiornarono, lo dotarono di una croce di cristallo di rocca che tuttavia si conserva.
Monastero di San Benedetto (in via Crociferi). — Fondato nel 1334 da Alamanno v Lionello e da Ruggiero La Matina, cambiò varie volte di silo, infino a che, nel 1355, occupò la casa del conte di Adornò, ove tuttavia si trova. Per estendere le fabbriche si abbattè la chiesa di San Stefano, e sino al dì d'oggi si conservano entro il monastero l'altare di essa chiesa e l'iscrizione greca che era in fronte alla porta, nella quale si diceva la chiesa essere stata eretta, mercè il pietosissimo sacerdote Arcadio, il 1° luglio 1679.
EDIFIZI E LUOGHI PIÙ NOTEVOLI
Castello Ursino (in mezzo alla piazza omonima). — Si può qualificare il più antico fra gli edifizi di costruzione moderna ed annoverare in pari tempo per la sua esislenza di sei secoli e mezzo fra le antichità. E un quadrato poderoso, con quattro torri rotonde agli angoli, costruito nel 1232 dall'imperatore Federico II; l'antica porta dal lato nord è conservata, e la sua solidità è sì grande che resistè al tremuoto tremendo del 1693. Era la residenza dei re Aragonesi e prima del 1669 era bagnalo a sud-est dal mare; ma la grande eruzione di quell'anno memorabile ne colmò i fossi formando quell'altura che lo separa ora dal mare. Nel 1837 Castello Ursino fu convertilo in cittadella contro la città od è ora il quartiere militare. Una descrizione storico-arlistica è stata data da Scinto Patti n<ì\\'Arcltiv. sfar, siciliano.
Palazzo Comunale (fra piazza del Duomo, via Stesicoro-Etnea, piazza dell'Università e via Marletta). — Fu costruito nel 1741 in sostituzione dell'antico Palazzo Senatorio atterralo dal tremuoto suddetto nel 1693. È di semplice ma corretta architettura, di forma quasi rettangolare, con un portone da ciascun lato, e tutti quattro comunicanti con una corte spaziosa. Magnifica scala marmorea conducente ad una gran sala lunga 20 metri e larga 13.
Palazzo dell'Università (piazza degli Sludi). — Catania aveva già sin dall'epoca greca un ginnasio restaurato poi da Marcello sotto i Romani, e credesi sorgesse contiguo alla porta detta della Decima nei dintorni di Castello Ursino, coperti poi dalla lava nel 16G9. L'odierna Università di Catania fu istituita nel 1444 e ancor fra il 1790 e il 1806 — quando Palermo e Messina non avevano ancora università — contava più di 2000 studenti, mentre al di d'oggi non ne annovera più che 200-300. Il palazzo universitario odierno non data nella presente sua forma che dal 1818. Occupa un quadralo di metri 52.3 di lato e forma tre piani; al piano terreno e al secondo corrispondono bei portici ; al terzo un ampio terrazzo. La facciata principale si compone dei tre ordini: dorico, ionico ed attico e l'orologio forma nel mezzo un quarto piano mollo ristretto che incorona graziosamente Fedifizio. Quantunque più semplici, le tre altre facciate riproducono i medesimi tre ordini architettonici. — Nel pian terreno è il gabinetto di lettura dell'Accademia Gioenia; al primo piano stanno la biblioteca, l'aula, il laboratorio chimico ed alcune sale di lezioni; nel secondo piano il gabinetto fisico, l'osservatorio meteorologico e collezioni anatomiche, zoologiche, mineralogiche e geologiche. Il gabinetto geologico occupa una metà del pian terreno. e vi si ammira una ricca e pregevolissima collezione di minerali dell'Etna. Due biblioteche: Universitaria e Ventimi'gitana, ricche insieme di 50,000 volumi e di un gran numero di opuscoli.
Palazzo di Giustizia (con una facciata in via Stesicoro e un'altra più vasta e corretta sulla piazza omonima). — È il vasto edifizio dell'antico ospedale di S. Marco,