2-50 Parte Quinta — Italia Insulare
fresco e la musica. Allora è uno splendore di luce, un contrasto di colori, un incrociarsi di vivi raggi che illuminano vagamente il fogliame e la folla variopinta. La spianata è il centro di questo gaio spettacolo : qui sorge un grandioso chiosco di stile moresco destinato al concerto, illuminato sfarzosamente. Dà sfogo a questa spianata un largo viale lastricato e fiancheggiato da busti in marmo d'illustri cata-nesi : naturalisti, storici, antiquari, filosofi, poeti, pubblicisti, medici. Il giardino fu notevolmente ingrandito dal lato di tramontana, annettendovi l'antico orto di San Salvatore. Sulla spianata e sulla collinetta centrale, da cui questo era costituito, furono tracciati in var ; sensi viali pel passeggio in carrozza, a cavallo e a piedi ; un piazzale per la fermata delle carrozze ; nell'alto della stessa collina una piazzetta con in mezzo un chiosco in legno a doppio ordine: l'uno destinato a caffè, l'altro ai concerti nei giorni invernali. Due ponti in ferro fuso uniscono questa piazzetta col viale dei busti. Il Giardino Bellini, così ingrandito ed abbellito, è un luogo di vera delizia e di geniale convegno.
Giardino Bacini (detto della Marina).— Posto sulla spiaggia del mare, ombreggiato da grossi platani, e percorso da due rivoletti che portano al mare le argentine acque dell'antico Amenano, è anch'esso un luogo molto delizioso. Vi passa di mezzo la lìnea serpeggiante dì un lungo ponte della strada ferrata, Ivi è innalzato un piccolo monumento a Giovanni Pacini, celebre compositore di musica, nato in Catania l'il febbraio 1796, morto a Poscia nel 1867.
Acqua della Reitana. — L'acqua della Reitana risponde a tutte le condizioni volute dalla scienza per l'igiene, essendo stata analizzata da varii illustri professori e riconosciuta per purezza e potabilità eguale a quella di Vienna e forse superiore a quella del Serino di Napoli. Essa è stata condotta in Catania, che ne aveva tanto bisogno, dall'illustre patrizio Marchese di Casalotto, senatore del Regno, il quale ha fatto enormi spese per la costruzione dell'acquedotto chiuso di campagna lungo circa 15 chilometri e della condotta forzata con tubi di ghisa in città, percorrendo quasi tutte le vie, sviluppandola per una lunghezza di circa 40 chilometri. Questa conduttura si continua a sviluppare nelle altre vie a mano a mano che si fa richiesta all'Amministrazione di essa acqua.
CHIESE E M01TASTE3I
Duomo (piazza omonima) (fig. 67). — Sì pei suoi ornamenti e sì pei ricordi storici che rannettonsi ad esso è l'edilizio più importante di Catania. Conquistata nel 1075 Catania, il conte Ruggero vi diede mano immediatamente sulle rovine delle antiche Terme; primo vescovo, e direttore in pari tempo della costruzione del tempio consacrato nel 1094, fu il bretone Angerio. Il tremuoto del 1169 atterrò il tetto e quello del 1693 non rispettò che le absidi, le mura esterne e le cappelle del Crocefisso e dell'Immacolata. 11 prospetto è a tre ordini : composito, corinzio ed attico di marmo carrarese e ligorino. Il primo ordine è fregiato di sei colonne granitiche che cre-donsi servissero di sostegno alla scena del teatro antico o ad altro edifizio; il secondo ordine ha sei colonne della stessa roccia e tutti tre gli ordini poi sono decorati di statue anche marmoree. Il disegno dì questa facciata è dell'abate G. B. Vaccai ini da Palermo, allievo di Vanvitelli.
L'interno è a tre navate, e forma una croce latina, il cui ramo maggiore è lungo metri 96, il minore metri 40. Sull'inserzione dei due rami s'innalza la cupola, rialzata nel 1802 dall'architetto Carmelo Battaglia, catanese. L'abside maggiore è ornata di pitture a fresco del 1628, eseguite da Corradino Romano. All'estremità sud del ramo minore si trova la cappella di Sant'Agata con un rilievo marmoreo rappresentante Sant'Agata incoronata da Cristo, con a sinistra S. Paolo, a destra S. Pietro e in alto i quattro evangelisti; nel muro che separa questa cappella dal coro è scavata