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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Catania
   243
   diede fuoco ad un cannone, nel momento che le truppe borboniche sboccavano nella piazza.
   Piazza Stesicoro. — Intitolata all'ini erese filosofo che quivi presso fu seppellito. È la più grande e la più bella di Catania, formando un trapezio lungo metri 195 e largo circa 56 metri. E fiancheggiata da palazzi maestosi, principalmente a est da quello del marchese Toscano e traversata da nord a sud dalla via Stesicoro-Etnea. A ovest occupa parte del locale dell'antico anfiteatro. Nella sezione est sorge il monumento dedica® nel 1882 alla memoria del grande maestro di musica Vincenzo Bellini (fig. G6), nato nel 1802 in Catania, morto a Puteaux in Francia nel 1835. Consta di uua scalinata e di un basamento con la statua del Maestro fiancheggiata da altre quattro rappresentanti le sue opere principali ; Nonna, Pirata, Sonnambula e Puritani, il tutto dovuto allo scalpello del senatore Giulio Monteverde.
   Piazza Cavour. — È un grande quadrilatero di forma irregolare intersecato da sud a nord dalla via Stesicoro-Etnea e con in mezzo la fontana marmorea di Cerere che sorgeva in altra piazza. Davanti alla chiesa parrocchiale stanno due colonnine di granito greggio di remotissima antichità.
   Piazza Gioeni. — Forma un semicerchio perfetto di 45 metri di raggio. Circondata da sedili, ombrata da alberi, in situazione elevata, olire gradevole riposo dopo una lunga passeggiata.
   Piazza dei Martiri- — Di grande e dolorosa memoria storica, come suona il suo nome, ricorda i patrioti — primi fra i precursori della libertà ed indipendenza nazionale — fatti fucilare dal Del Carretto per essersi levati contro la tirannide borbonica. Codesta piazza è limitrofa a sud con un bellissimo viale lastricato che domina il bel panorama del golfo di Catania. In mezzo alla piazza ergesi una colonna tolta dal Teatro Greco che serve di base ad una statua di Santa Agata di dimensioni doppie del naturale. Codesto monumento fu rizzato in ricordo della preservazione di Catania dalla peste che desolò Messina nel secolo scorso.
   Nel 1890, atterrati gli edifizi che formavano il lato destro dell'antica via Messina, fu aperto un piazzale vastissimo che arriva sino alla stazione.
   piazze^ di sec01.d' ordini.
   Piazza Carlo Alberto, già del Carmine. — È vasta e notabile pel Teatro Castagnola e pel Distretto militare. Ogni lunedi vi si tiene un mercato frequentatissimo.
   Piazza Bell©!, già Nuovaluce. — Spaziosa e ornata a ovest dal maestoso teatro che vi dà il nome.
   Piazza Dante, già dei Benedettini. — È poco ampia per la sterminata prospettiva del gran tempio di S. Niccolò e dell'ex-convento che gli sta a fianco.
   Fra le altre piazze minori sono ancor da ricordare quelle dei Cereali, di Manganelli, di Castello Ursino e delV Ind irizzo.
   GIARDINI PUBBLICI
   Giardino Bellini. — è incantevole ed unico forse per la sua situazione. Tracciato sopra una collina terziaria, offre tutte le varietà dì un luogo di delizie: piani ombrati e solitari, gallerie sotterranee, fontane, statue, recinti in cui sono custoditi daini, cervi, ed altri animali, gabbie di uccelli, sentieri lunghi, brevi, ripidi, piani, dritti, serpeggianti, vagamente intersecantisi, e tutti costeggiati a dovizia di cespugli, d'aranci, d'acacie, di platani: orizzonti belli e maestosi, principalmente dall'alta spianata, da cui l'occhio spazia sopra un mare di cupole, di palazzi, di casette, di strade, di piazze, di colli, di prati, di giardini e contempla l'Etna imponente a tramontana e una sterminata striscia di mare a mezzogiorno. E pittoresco nei tramonti e festevolmente bello nelle sere estive, quando la popolazione va a godere lassù il