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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   2-50
   Parte Quinta — Italia Insulare
   sotto la cosidetta Casa inglese fiorisce la cotula c un po' più in alto l'erbaerocetta (Erva di San Petro in siciliano) dai fiori gialli, e alla suddetta Gasa inglese ancora alcuni licheni. Il gran cono supremo ergesi intieramente nudo a più di 500 metri d'altezza.
   L'Etna è bagnato, oltreché dal mare, da due fiumi; il Simeto, nel piovente occidentale e meridionale, e VAlcantara nel settentrionale, ma nei villaggi sottostanti difetta l'acqua malgrado le nevicate. Le sorgenti sono piuttosto rare e persino nella regione boschiva i contadini, i pastori e i carbonai non hanno a disposizione che 1 residui d'acqua nelle cavità della montagna. E non pertanto l'acqua scorre sotto le lave e al basso nella pianura fertilizza in ogni dove e per mille rami il terreno.
   Oltre F Etna sono notevoli, nella provincia di Catania, i monti Buco, Pelato, Sambughetto di circa 1500 metri d'altezza, Artesina, Pellegrino, Guardia, ecc. alti oltre i 1000 metri.
   Valli e Pianure. — Fra le valli della provincia primeggiano la valle del Dittamo, con un'estensione di 870 chilometri quadrati; quella del Gimarosa o Salso, di 8GB chilometri quadrati e quella del Gornalunga, di 487 chilometri quadrati.
   Fra le pianure va rinomata la Piana di Catania. A sud e a est l'estrema falda dell'Etna costituisce un terreno formato da un aggregato di basse colline e di monticeli! i quali circoscrivono un'ampia superficie, la suddetta Piana di Catania, la più estesa pianura della Sicilia attraversata ed irrigata dalle acque del Simeto (Giar-retta) il cui corso lento e meandriforme ne denota l'origine dovuta alle colmate successive di questo che hanno deposto sedimenti formati da terre marnose.
   Codeste terre chiamatisi sul luogo forti, per distinguerle dalle altre dette leggiere, che costituiscono la zona pedemontana coltivata dell'Etna che abbiamo descritta, forniate tutte dai detriti delle lave. Siffatta distinzione è agronomicamente importante e i prodotti dell'una e dell'altra qualità di esse terre presentano differenze notabili di cui l'industria agraria e il commercio tengono conto.
   I terreni della pianura catanese sono feracissimi, e, quantunque sfruttati per lungo tempo senza restituir loro razionalmente i principi! fertilizzanti sottratti del continuo dalle varie culture secolari, tuttavia conservano ancora quella portentosa fertilità naturale cantata da Omero nell'Odissea :
   Qui senza che si semini e si solchi
   Gol vomere la terra, orzo e frumento. Ch'alta lia la chioma, crescono e le viti Madri di uve e di vino.
   Seguendo con lo sguardo il corso del Simeto verso la sua foce si arriva al lembo orientale della pianura che forma la spiaggia marittima ov'essa foce schiudesi con ampio delta. Codesta spiaggia, nota sotto il nome di Plaja, è importante per la industria dell'ambra rinomata di Sicilia.
   Sotto forma di piccole masse arrotondate l'ambra trovasi disseminata nei terreni argillosi della Sicilia e può rinvenirsi originariamente in vari punti come Nicosia, Terranova, Girgenti, ecc., ma è il Simeto o la Giarretta (detto anche Fiume dell'Ambra) che porge maggiore opportunità di raccoglierla, dacché, o direttamente nel lungo suo corso o per mezzo delle acque dei suoi affluenti, scava codesta sostanza, la quale sorge per la sua leggerezza a galleggiare sulle acque che la trasportano al mare il quale la rigetta poi, col flusso e riflusso, sulla spiaggia