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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Quinta — Italia Insulare
   Opera pia fondata con le rendite di un lascito particolare, Educatorio di orfane, Ospedale comunale cui è aggregato il Ricovero di mendicità, Asilo infantile, Teatro comunale Garibaldi. Giardino pubblico in ridente ed aprica posizione.
   Club Fedeltà e Concordia; Associazioni operaie Garibaldi, Garibaldi e Lavoro, Cattolica; Tiro a segno nazionale. Il commercio in cabotaggio per le coste del regno, e quello con la vicina isola di Malta e con le coste di Barberia è attivissimo, esercitato da 80 legni mercantili terranovesi.
   Il bilancio preventivo del Comune di Terranova di Sicilia si riassumeva, nel 1889, come segue :
   Attivo Passivo
   Entrate ordinarie.......L. 241,800 Spese obbligatorie ordinarie . . , L. 107,053
   Id. straordinarie.....» 93,800 Id. straordinarie » 114,818
   Contabilità speciali......» 100,605 Contabilità speciali......» 100,605
   Spese facoltative.......» 53,735
   Totale L. 436,211 Totale L. 430,211
   Cenni storici. — Gela, sulle cui rovine sorse Terranova, fu una delle più antiche e più importanti città greche della Sicilia. Come afferma Tucidide, essa fu fondata 44 anni dopo Siracusa (cioè verso il 690 av. C.) da una colonia mista di Cretensi e Rodiani, sotto la guida di Antifemo da Rodi ed Entimo da Creta.
   I coloni Rodiani vennero, la più parte, da Lindo, per cui il luogo in cui fu costruita primamente la città ebbe il nome di Lindii, col quale continuò ad essere nota a' tempi di Tucidide, quantunque la città stessa prendesse il nome di Gela dal fiume di tal nome sulle cui sponde era situata (Tccio., vi, 4; Erod., vii, 1, 53; Diod., vili, 25; Virg., Eneide, in, 702):
   Adparet Canterina procul, campisque Geloi, Immanifsque Gela, flurii eognomine dieta.
   (Comparisce da lontano Camerina ed i campi Gelesi
   Nonché l'immensa Gela che dal fiume prese il nomo).
   Gome della più parte delle colonie greche in Sicilia, poco sappiamo di quella d) Gela per quasi due secoli dopo la sua fondazione. Alcune notizie oscure in Pausatila intorno alle sue lotte coi barbari dell'interno e dei dissidii intestini fra avverse fazioni — in una delle quali ebbe parte cospicua Telines, antenato di Gelone — è lutto quel che sappiamo di questo periodo primitivo di Gela.
   Ma il fatto che nel 582 av. C. i Gelani poterono fondare la colonia poderosa di Agrigento, può porgere una prova ch'eglino stessi a quel peiiodo erano in florida condizione. È il vero che la nuova colonia si lasciò addietro in breve la città madre e divenne sotto Falaride uno degli stati più polenti in Sicilia, come vedremo solto Girgenti; ma Gela giunse in seguito al suo grado di prosperità, se non di supremazia, sotto il governo d'Ippocrate.
   La forma di governo a Gela era stata al principio oligarchica, come nella maggior parte delle città greche in Sicilia (Arist., Poi., v, 12); e questa costituzione durò finché fu rovesciata da Oleandro che sì recò in mano il potere dispotico. Poco o nulla si sa delle circostanze del suo regno ; sappiamo però ch'ei governò sett'anni (505-498 av. C.), e trasmise, senza ostacolo, il potere sovrano al fratello Ippocrate, il quale, durante un regno di circa ugual tempo (498-491 av. G.), innalzò Gela ad an grado di potenza e prosperità assai maggiore del passato, ed estese anche il suo dominio sopra una gran parte della Sicilia. Ei sottomise una dopo l'altra Leontini, Gallipoli e Nasso, s'impadronì di Zancle, o Messina, che diede ai :Samii, e mosse guerra — con buon esito — agli stessi Siracusani, i quali furono costretti