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Parte Quinta — Italia Insulare
Dali'827 al 1070 Ernia fu dominata dagli Emiri saraceni, ai quali sottentrarono i Normanni. Sotto gli Svevi fu spesso residenza degli imperatori, e Federico II soleva passarvi l'estate. Pietro d'Aragona vi dimorava quasi del continuo, vi emanò molti decreti e vi nominava di moto proprio il Senato. Venuta in potere degli Aragonesi, Ernia ebbe molto a soffrire in causa del loro mal governo. Sullo scorcio del secolo XIV vi albergò papa Eugenio IV, e nel 1459 vi si convocò il Parlamento dei Siciliani. Durante il dominio di Carlo V d'Austria v'infiori la peste mietendo migliaia di abitanti. Nelle guerre napoleoniche l'Inghilterra vi tenne una forte guarnigione.
Nei tempi nostri Castrogiovanni cooperò sempre alla causa della redenzione nazionale, e nel 1860 fu sede del Gomitato centrale, a cui facevano capo tutti gli altri Comitati dell'isola.
Uomini illustri, — Bai tempi più antichi sino agli odierni Castro giovanni fu un semenzaio di uomini preclari, fra cui i seguenti ; Filisi ione, celebre medico e filosofo ; Fìlonide, medico anch'esso riputatissimo, ricordato da Dioscoride; il P. Geronimo degli Angioli, missionario al Giappone, il primo che compose, nel 1632, in latino una relazione del regno di Jezo ; Federico Leto, giudico eli tutta la Sicilia, che fece molte leggi; Bartolomeo Varisano, nel secolo XVII capitano generale della Repubblica veneziana nella guerra navale contro i Musulmani e provveditore in Dalmazia; il P. Giambattista Bruno, pittore e poeta del secolo XVIII; Giuseppe Spina e Vincenzo Bonanno, poeti del medesimo secolo ; Antonio Tusa, giureconsulto ; Natalizio Condurra, medico del gran mastro di Malta ; Vincenzo Nocillo, matematico; il P. Ambrogio de'Minimi, teologo e matematico; F. Falautano Chiapparo, col figlio Pietro, professori di belle lettere e di eloquenza; Giovanni Colajanni, Benigno Tremoglie, Andrea Vulturo e Paolo Longi, giureconsulti; Angelo Ganci, profondo teologo ed erudito; G. Canditili, letterato e metafisico; G. Falautano, filosofo e teologo; Giuseppe Marchese, preposilo dei Teatini, teologo e letterato, direttore del museo del Duomo di Castrogiovanni ; suo fratello Saverio, pittore, i cui dipinti vanno lodati per vivezza di colorito ; Antonio Alessi, giurista profondo in diritto antico; il cav. Giuseppe Alessi, il quale cooperò alla fondazione della celebre Accademia Gioenia di Catania, in cui lesse molte Memorie sopra svariati argomenti e pubblicò una Storia critica delia Sicilia, ricca di cognizioni inesauribT, morto in Catania nel 1837; e finalmente il vivente Napoleone Colajarmi. sociologo-statista.
Coli, elett. Castrogiovanni — Dioc. Piazza Armerina — 1>J TI e Str. ferr. Galtanissetta-Catania.
Calascibetta (6901 ab.). — In amena situazione, in vetta ad un monte allo 675 metri, a nord di Castrogiovanni, e alle cui falde passa la strada che va a Piazza Armerina, da cui dista 27 chilometri. Ospedale pei trovatelli, fondato sin dal 1347, Monte frumentario e vari istituti di beneficenza. Grano, viti, olivi, legumi, ogni sorta di frutta, gelsi, pingui pascoli, allevamento di bestiame. Asfalto, gesso, bitume e salgemma. Miniera di zolfo. Sorgente solforosa, usata per la cura della scabbia nelle bestie. Sorgente acidulo-bituminosa. Sonvi pure varie caverne profonde, credute, giusta lo tradizioni mitologiche, antiche dimore dei Ciclopi.
Cernii storici. — Calascibetta fu edificata dai conti normanni Roberto e Ruggero quando assediavano Castrogiovanni.
Col), elett. Castrogiovanni — Dioc. Palermo — P2 T.
Mandamento di PIETRAPERZIA. (comprende il solo Comune di Pietraperzia). — Territorio montuoso bagnato dal Salso, fertile d'ogni genere di prodotti e principalmente di cereali, mandorle e pistacchi, di cui si fa esportazione. Zolfo e gesso.
Pietraperzia (lì,342 ab.). — Città pittoresca surta intorno al grandioso castello che la domina a nord, e nel quale osservasi l'architettura delle varie epoche del medioevo dai tempi normanni sino al secolo XVI. A sud bella veduta della gran