Parie Quinta — Italia Insulare
Fra i monasteri non men numerosi primeggiano San Marco, modernamente ampliato di bella sagrestia con buoni dipinti: San Benedetto, con un Deposto di Croce dì Macario Dolce, e Santa Maria del Popolo, con dipinti a olio e freschi del moderno pittore Saverio Marchese, di Castrogiovanni.
Degli altri luoghi meritevoli di ricordo citeremo: il Museo del Duomo, formato con quello venduto dagli eredi del canonico x\lessi, ricco dì fossili, conchiglie, vasi, lavori fittili, un ricchissimo medagliere e pitture d'insigni maestri ; la Biblioteca pubblica, assai ricca; la Casa comunale, con attiguo il Teatro recente; il Gasino, ove si danno spesso trattenimenti musicali, con dinanzi un edilìzio trasformato in abitazione, detto di Sanf Antonio, e creduto soggiorno dei re svevi.
Dei tempi antichi esistono ancora due torri di fortezza, le cui piattaforme offrono stupende, vastissime vedute ; l'occidentale fu edificata nel 1300 da Federico II di Aragona, e l'orientale (mezz'ora lontano) detta la Rocca (ora prigione) è ancor più antica. 111 pietra di cava, con sei torri angolari e cappellette.
Deliziosa passeggiata, detta Lombardia, intorno alla torre, con dinanzi un meraviglioso panorama: il mare lungo le coste est e sud, e verso nord-est, in azzurra lontananza, l'ampio e maestoso colosso dell'Etnìa, e davanti ad esso una serie di alture, con le città di Leonforte, Asaro., San Filippo, Genturipe, Troina sulle vette.
Verso nord due lunghe catene, di cui la piii settentrionale a sinistra con l'alta cima di Petralia e a destra col monte Artemisio, che vedesi di sopra Calascibetta ; a nord-ovest, presso le Madonie, il ben modellato monte Calogero vicino a Termini Imerese; a ovest le montagne di Cammarata e Sutera; verso sud i classici campi col lago sacro di Pergusa, e al di là il paese che va digradando alla marina.
Su quel belvedere incomparabile vuoisi sorgesse il famosissimo Tempio di Cerere edificato da Gelone di Siracusa nel 402 av. C., dopo la battaglia d'Imera.
Castrogiovanni è molto frequentato nella state per la frescura che vi si gode; ma nel verno vi regna spesso un freddo Intenso e non di rado la città è avvolta per lutto il giorno nella nebbia. Il terreno produce in copia granaglie, erbaggi, olio, vino, frutta, ed ha pingui pascoli che alimentano un bestiame numeroso, da cui ricavansi formaggi squisiti.
Vasta miniera di sale, 3G zolfatare che dànno zolfo di prima, di seconda e di terza qualità. Stronziana solfata, mista spesso con barite; lignite fibrosa ; calce carbonata; alabastro bianco, grigio; piriti di ferro, salnitro; pietra arenaria calcarea con fossili; solfato di calce, piriti di rame, pietre quarzose e silice. Fabbriche di acque gassose, di calce, di cordami, di crivelli, di laterizi, di polveri piriche, di stoviglie, di pesi e misure, di paste alimentari, ecc.; concerie, tipografia.
A quasi 7 chilometri da Castrogiovanni stendesi, con una circonferenza quasi uguale, il lago di Pergusa, già da noi descritto, e sulle cui sponde, narra la favola, Plutone rapì Proserpina. Abbonda a volte di pesci, principalmente di tinche e di anguille, ma tutte affette di tenia; d'improvviso periscono tutti, coprendo coi loro corpi morti la superficie del lago come fossero stati avvelenati, il che si ascrive all'esalazione dal basso di gas micidiali, Il lago diviene anco insalubre la state per la macerazione della canapa che coltivasi sulla sua sponda occidentale. La caverna nel lato meridionale, che dicesi siasi improvvisamente spalancata per dar passaggio al carro di fuoco del dio d'Averno quando salì a rapir Proserpina che stava cogliendo fiori, è ora otturata da grossi massi (Vedi Pahthey, Wanderungen d. Sicilien, p. 10G, e Marquis of Oriiuxde, Autunni in Sicibj, ov'è una veduta del lago). A due ore a sud, sul Molino del Paradiso, è la Grotta delV Inferno con superbe stalattiti.
Cenni storici. — Castrogiovanni è il nome italianizzato di Castrimi Ennae (liwa in greco e Henna in latino), antichissima colonia sicelia, fondata, al dire di Stefano Bizantino, dai Siracusani 80 anni dopo Siracusa, vale a dire nel G64 av. C. ; ma il